Francia, possibile intervento armato contro Damasco

Non è escluso un intervento armato contro la Siria. E' quanto ha detto il nuovo presidente francese, François Hollande, nel corso di un'intervista rilasciata all'emittente televisiva France2. 

Strage di civili - La decisione è stata maturata dopo che le immagini del massacro di Houla hanno fatto il giro del mondo. In questa località non lontana da Homs sono infatti morte 108 persone, di cui 49 bambini. 

Sì ad un intervento con l'appoggio dell'Onu - Hollande ha detto di non escludere un “intervento armato”, “a patto che questo avvenga nel rispetto del diritto internazionale, cioè con una delibera del Consiglio di Sicurezza dell'Onu”.  Questa strada non sembra però percorribile, dato che Cina e Russia, alleate di Damasco, hanno dichiarato che opporranno il loro veto a questa eventuale decisione.

Colloqui con Mosca - Proprio per venerdì è atteso a Parigi l'arrivo del presidente Vladimir Putin. “Lo dobbiamo convincere che non possiamo lasciare che il regime di Bashar al Assad massacri il suo stesso popolo” ha spiegato Hollande, come si legge sul quotidiano francese Le Monde.  

Espulsi i diplomatici siriani - Intanto molti paesi occidentali hanno espulso gli ambasciatori siriani dai propri territori. “Non potevo non reagire a quello che è successo in Siria, ai massacri” ha spiegato il presidente francese, “e abbiamo concordato questa azione con i nostri colleghi europei”.

Anche il ministro degli Esteri tedesco si è espresso a proposito di questa misura. “Una cosa è chiara e non solo dal massacro di Houla: con Assad la Siria non ha alcun futuro” ha detto Guido Westerwelle, come riporta il sito dell'. “Si deve fare strada ad un cambiamento pacifico”.

Gli ambasciatori siriani sono stati espulsi anche da Italia, Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti, Canada e Turchia.