Immigrazione, sottomarini nel Mediterraneo contro gli scafisti
E' stata lanciata dai ministri degli Esteri dell'Ue la prima fase dell'operazione navale Eunavfor Med per il contrasto ai "trafficanti di uomini". Navi, aere e droni controlleranno le coste
LUSSEMBURGO - I ministri degli Esteri dell'Unione europea hanno lanciato la prima fase dell'operazione navale di lotta ai trafficanti di migranti nel Mediterraneo. Il dispiegamento di navi, sottomarini, aerei da ricognizione e droni europei per rafforzare i controlli alle coste e raccogliere informazioni di intelligence sui trafficanti avverrà nell'arco di una settimana, stando a quanto riferito da funzionari Ue.
EUNAVFOR MED - Il lancio dell'operazione navale Eunavfor Med rappresenta un "primo passo della strategia Ue sull'immigrazione, che dev'essere accompagnato da un accordo che porti a una solidarietà vincolante tra i paesi membri". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al suo arrivo a Lussemburgo per partecipare alla riunione con i suoi omologhi dell'Ue. Il titolare della Farnesina ha spiegato che le fasi successive all'avvio dell'operazione navale nel Mediterraneo saranno collegati alle decisioni prese dalle Nazioni Unite. Si tratta però di "un tassello dell'iniziativa europea" ed è "importante che abbia un comando italiano".
MOGHERINI - Il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini ha spiegato ai ministri degli Esteri dei Ventotto cosa si aspetta dopo il via libera ufficiale all'operazione navale Eunavfor Med per la lotta contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo: "Ovviamente il lancio dell'operazione rappresenta soltanto una parte della nostra strategia", ha sottolineato l'Alto rappresentante, dicendosi comunque "colpita dalla velocità con cui si è giunti a una decisione unanime di tutti i paesi membri".
SITUAZIONE LIBICA - Federica Mogherini ha quindi ribadito la sua fiducia che si arrivi presto a un accordo tra le diverse parti in Libia, ma "in ogni caso possiamo avviare la nostra operazione" poiché ci sono cose che "possiamo fare anche subito in acque internazionali", ha concluso il capo della diplomazia europea.
