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Domenica, 28 Aprile 2024
decisione dei repubblicani / Stati Uniti d'America

Autorizzata l'indagine per impeachment contro Biden: cosa succede ora?

Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato l'apertura formale di un'inchiesta per impeachment nei confronti di Biden, motivata dai controversi affari all'estero del figlio Hunter

La corsa alle elezioni presidenziali del novembre 2024 diventa ancora più complicata per l'attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden. Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato l'apertura formale di un'inchiesta per impeachment nei confronti di Biden, motivata dai controversi affari all'estero del figlio Hunter, ma ritenuta completamente infondata dai democratici. Controllata dai Repubblicani, la Camera ha votato con 221 voti contro 212, secondo le linee di partito a favore dell'indagine, volta ad appurare se il presidente abbia beneficiato impropriamente dei rapporti d'affari esteri di suo figlio. Questa procedura non ha praticamente alcuna possibilità di successo, ma potrebbe trasformarsi in un grattacapo per la Casa Bianca prima delle elezioni presidenziali del novembre 2024.

Biden verrà messo sotto impeachment?

Il voto in sé cambia poco, ma regala ai repubblicani la possibilità di mettere in difficoltà Biden per le elezioni del prossimo anno, mentre il Gop sono impegnati nella scelta il loro candidato nelle primarie che cominciano in Iowa il 15 gennaio. Non è però una novità che i repubblicani avessero intenzione di mettere sotto accusa Biden una volta preso il controllo della Camera dei Rappresentanti, cosa avvenuta lo scorso gennaio, dopo la vittoria alle elezioni di medio termine del novembre 2022. Le indagini contro Biden iniziarono poco dopo, ma la mancanza di risultati e un certo scetticismo da parte dei membri del Congresso più moderati hanno fatto sì che la leadership repubblicana si muovesse con cautela nel prendere le decisioni. Lo scorso settembre, l'allora presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, ordinò unilateralmente che tre commissioni legislative, controllate anche da repubblicani, fossero incaricate delle indagini.

Cosa imputano al presidente in carica? I repubblicani accusano Biden di traffico di influenze per essere presumibilmente intervenuto a nome di suo figlio Hunter, così come di altri membri della famiglia e stretti collaboratori, approfittando dei suoi legami politici.

In effetti, è stato lo stesso Donald Trump a mettere sotto i riflettori Hunter Biden quando ha chiesto al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di indagare su di lui nel 2019 in cambio di aiuti finanziari dagli Stati Uniti. Quella chiamata è stata a sua volta l'origine di un processo di impeachment contro Trump.
Secondo l'attuale presidente della Camera dei Rappresentanti, Mike Johnson, in questi due lunghi mesi di indagini le commissioni hanno concluso che la famiglia Biden ha ricevuto più di 15 milioni di dollari da aziende e governi stranieri di Ucraina, Russia, Kazakistan, Romania e Cina tra il 2014 e il 2019. I suoi soci avrebbero ricevuto altri 9 milioni. Affermano inoltre che Biden avrebbe incontrato i soci stranieri di suo figlio in almeno 22 occasioni.

Cosa succede ora?

I repubblicani sperano che il voto di oggi conferisca maggiore legittimità alla loro indagine, dato che ora ha il sostegno della Camera dei Rappresentanti, un passo che dovrebbe facilitare l'accesso a informazioni, documenti e testimonianze. Se nei prossimi mesi l'indagine di impeachment che i repubblicani hanno appena formalizzato darà i suoi frutti, le commissioni dovranno redigere un'accusa, i cosiddetti "articoli di impeachment", che dovrà essere sottoposta nuovamente al voto della Camera. Se questi articoli verranno approvati solo con la maggioranza semplice, il Senato - dove i democratici hanno la maggioranza - dovrà avviare un processo di impeachment contro il presidente. Biden verrebbe rimosso dall'incarico solo se due terzi della Camera votassero in quella direzione, uno scenario impossibile da immaginare nell'attuale contesto politico. D'altronde, l'impeachment è un processo politico, non penale.

Dura la reazione di Biden dopo il voto. "Invece di fare qualcosa per aiutare a migliorare la vita degli americani, si concentrano sull'attaccarmi con bugie", ha replicato. "Invece di fare il loro lavoro sulle cose urgenti che devono essere fatte, stanno scegliendo di perdere tempo in questa trovata politica infondata che anche i Repubblicani al Congresso ammettono non essere supportata dai fatti".

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