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Domenica, 28 Aprile 2024
India / India

India, parla l'Italiano rapito "Sto bene, amo questo paese"

Il messaggio di Paolo Bosusco registrato tramite un walkie-talkie dai giornalisti ai quali i ribelli maoisti hanno consegnato Claudio Colangelo, liberato domenica

"Non preoccupatevi per me, sopravviverò il tempo necessario a risolvere tutto". Queste le parole di Paolo Bosusco in un messaggio audio affidato ai quattro giornalisti che domenica si erano recati sulle montagne della regione dell'Orissa per la liberazione di Claudio Colangelo.

Il messaggio - In tutto, 4 minuti e 45 secondi di audio registrati con un walkie-talkie. "Non lo abbiamo incontrato personalmente" hanno spiegato i giornalisti "perché si trovava in una capanna su una collina impervia". Ed è lì, alla base della collina, che ai giornalisti è stato consegnato dai ribelli maoisti Claudio Colangelo. Dall'audio si sente un Bosusco sereno, che ci tiene a ricordare il suo amore per l'India, e in particolare per l'Orissa, "con le sue tribù e la sua giungla". Ed è in Orissa che, una volta finito l'incubo, vorrebbe restare.

L'amore per l'India - Il rimpatrio sarebbe vissuto da Bosusco come "una grande ingiustizia. Prima di tutto perchè non avrebbero dovuto rapirmi, secondo perchè ho lavorato onestamente e posso fornire a chiunque le prove di tutto quello che ho fatto in questi anni. Non sono qui per disturbare niente  nessuno" ma perchè "amo la natura e gli abitante delle tribù possono dirlo per me. Ho dedicato tanti anni della mia vita all'Orissa" e anche ora che sta vivendo questo dramma, Bosusco spiega di non sentirsi di dire "nulla di brutto, questa terra mi ha reso molto felice". 

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