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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il punto / Israele

Israele è pronta a rispondere all'attacco dell'Iran. Teheran: "Useremo armi mai utilizzate prima"

Il governo Netanyahu non intende lasciare impunito l'attacco di sabato, ma la risposta "non sarà di pancia". Secondo i media Usa, Israele potrebbe non colpire direttamente l'Iran, ma le milizie in Siria e Libano

Nonostante gli appelli alla moderazione lanciati dai leader occidentali, Israele intende rispondere all'attacco lanciato dall'Iran nella notte tra il 13 e 14 aprile. Una decisione, per il momento non ancora del tutto ufficiale, che sarebbe caldeggiata dai vertici di governo ed esercito che non vedono "altra scelta". Teheran ha violato una linea rossa. E non può uscirne del tutto indenne. A confermare la volontà del governo e del gabinetto di guerra di rispondere alla pioggia di fuoco iraniana è stato lunedì sera Herzi Halevi, il capo di stato maggiore generale delle forze di difesa israeliane (Idf). "Il lancio di così tanti missili, missili da crociera e droni verso il territorio israeliano deve ricevere una risposta". 

Una risposta che tuttavia non sarà "di pancia" ma studiata con "saggezza", avrebbe assicurato Netanyahu durante una riunione dei ministri del suo partito. I piani di Tel Aviv restano ovviamente top secret. L'Iran dovrà aspettare "nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l'attacco, proprio come ha fatto fare a Israele", avrebbe detto il premier secondo le stesse fonti. 

Teheran: "Pronti a usare armi mai utilizzate prima"

Intanto, a stretto giro, è arrivata anche la controreplica di Teheran. Se Israele dovesse reagire al raid di sabato scorso, la risposta dell'Iran sarà "immediata, più forte e più ampia" ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, mentre il portavoce del Comitato per la Sicurezza nazionale del Parlamento iraniano, Abolfazl Amouei, ha dichiarato che Teheran è "pronto a usare un'arma che non abbiamo mai usato". Nella stessa dichiarazione, Amouei ha affermato che Israele dovrebbe considerare i suoi prossimi passi e "agire con saggezza". 

Fonti Usa: "La risposta sarà limitata"

Gli Stati Uniti ritengono in ogni caso che la risposta di Israele sarà probabilmente limitata e potrebbe concentrarsi su obiettivi chiave al di fuori dell'Iran. Dal governo Netanyahu dunque ci sarebbe la volontà di evitare un'escalation. Alcuni funzionari statunitensi hanno rivelato alla Nbc che il fatto che l'attacco iraniano sia stato sostanzialmente un flop potrebbe indurre l'esecutivo israeliano a più miti consigli. In sostanza, anziché colpire direttamente l'Iran, Israele potrebbe "accontentarsi" di lanciare qualche raid contro le milizie iraniane in Siria o il gruppo terroristico Hezbollah in Libano.

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