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Martedì, 30 Aprile 2024
Immigrazione / Regno Unito

Italiani verso la 'terra promessa': è boom di immigrati nel Regno Unito

Secondo i dati pubblicati dal Telegraph, relativi a quanti hanno ottenuto il “codice fiscale” britannico necessario per lavorare, per la prima volta gli italiani sono schizzati al secondo posto della classifica degli stranieri in arrivo: nel 2014-2015 sono stati 57mila, più 37% rispetto allo scorso anno

“In Inghilterra ormai ci sono più italiani che inglesi”. Quanti turisti hanno pronunciato questa frase, stupiti ma tutto sommato felici di aver potuto ascoltare la propria lingua in ogni angolo del Regno Unito, anche il più sperduto?

Ebbene, secondo i dati diffusi dal quotidiano conservatore The Telegraph, ormai si tratta quasi di un dato di fatto: per la prima volta gli italiani sono al secondo posto nella classifica degli stranieri che si sono trasferiti nel paese di Sua Maestà britannica, con un incremento del 37 per cento. Tra il 2014 e il 2015, infatti, i cittadini italiani che si sono registrati ufficialmente e hanno ottenuto il “National Insurence Number” (ossia l’equivalente del nostro codice fiscale, indispensabile per poter lavorare), sono stati ben 57.600, contro i 42.000 dell’anno precedente. Qualsiasi cittadino Ue può far richiesta per avere il National Insurence Number e la sua diffusione, ricorda il quotidiano britannico, è “uno degli indicatori più affidabili per l’immigrazione, perché è necessario anche per i lavoratori autonomi”.

I DATI - I numeri parlano di un esercito di 824mila immigrati giunti nel Regno Unito lo scorso anno, di cui 629mila arrivano dall’Unione Europea, 100mila dall’Asia e 79mila dal resto del mondo. Gli italiani hanno “scalzato” gli spagnoli (ora al terzo posto con 54mila immigrati, cresciuti comunque del 19 per cento rispetto all’anno scorso), mentre dalla Romania sono arrivate ben 152mila persone, contro gli “appena” 47mila del 2013. Resistono i polacchi: 116mila nel 2014-2015, anche se in calo rispetto a quel picco di 220mila di qualche anno fa, quando si parlò di una vera e propria invasione.

STRETTA SULL'IMMIGRAZIONE - Intanto, il governo prepara nuove norme, non solo contro l’immigrazione clandestina. Un portavoce del governo ha detto: “Gli inglesi sono giustamente preoccupati che la gente venga in questo paese per le giuste motivazioni. Questo governo ha aperto la strada a una serie di misure per contrastare gli abusi, dare una stretta sulle rotte dell’immigrazione e inasprire le norme in materia di accesso ai sussidi. Avere un National Insurance number non significa che qualcuno può pretendere automaticamente sussidi o posti di lavoro”. Allo studio del governo c’è poi una riforma della normativa, che impedisca agli immigrati Ue di avere accesso ai sussidi se prima non abbiano vissuto e pagato le tasse nel Regno Unito per almeno quattro anni. 

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