Conduttore radiofonico ucciso in diretta: le immagini shock
Il delitto avvenuto negli studi di una radio locale a Calamba, nelle Filippine: il giornalista di 57 anni Juan Jumalon è stato "freddato" con due colpi d'arma da fuoco da un uomo, poi fuggito con un complice a bordo di una moto
Omicidio in diretta nelle Filippine. Un conduttore radiofonico, Juan Jumalon, noto anche come il dj "Johnny Walker", è stato ucciso con due colpi di pistola alla testa mentre era in diretta in radio e in video su Facebook. Un uomo è riuscito a introdursi negli studi della radio locale a Calamba, nella provincia occidentale di Misamis, poi è entrato nella sala in cui si trovava il giornalista 57enne e ha esploso due colpi letali. Dopo l'omicidio il killer ha strappato una collanina d'oro dal collo della vittima ed è scappato con un complice, che lo attendeva in moto fuori dall'edificio.
La polizia sta indagando per capire il movente del delitto e rintracciare l'assassino, che secondo una prima ricostruzione si sarebbe finto un ascoltatore per entrare negli studi della radio locale e portare a termine il suo intento omicida. Le autorità hanno diffuso un identikit del killer, ancora a piede libero insieme al suo complice.
I drammatici momenti dell'agguato, avvenuto mentre il conduttore era in diretta video su Facebook, sono poi finite su tutti i social. Nei due video (che preferiamo non pubblicare) viene mostrato il delitto da due prospettive diverse: dall'alto e con la vittima in primo piano. Le registrazioni mostrano l'irruzione di un uomo armato, con Jumalon che si volta per rivolgere la sua attenzione a qualcosa fuori dalla telecamera. Una frazione di secondo, poi gli spari, due dei quali mortali secondo la polizia filippina, e il conduttore che si accascia sulla sedia, ormai senza vita.
L'omicidio è stato condannato con durezza dal presidente Ferdinand Marcos Jr: "Ho ordinato alla polizia i rintracciare, arrestare e perseguire gli assassini. Gli attacchi ai giornalisti non saranno tollerati nella nostra democrazia e coloro che minacciano la libertà di stampa dovranno affrontare tutte le conseguenze delle loro azioni".
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