rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica / Ucraina

Kiev chiude alla mediazione del Papa: "È un filorusso"

Il principale consigliere di Zelensky ha attaccato duramente il pontefice, dopo le parole sulla 'Grande Russia': "Affermazioni che azzerano la reputazione della Santa Sede"

Sfuma con ogni probabilità l'ipotesi che Papa Francesco e il Vaticano possano svolgere un qualche ruolo di mediazione tra la Russia e l'Ucraina per contribuire a porre fine alla guerra. Uno dei principali consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha accusato il pontefice di essere un sostenitore di Mosca, un'affermazione che lascia pochi margini di apertura. "Non ha senso parlare di un ruolo di mediatore del Papa se assume una posizione filorussa che è evidente a tutti", ha detto Mikhail Podolyak, in un'intervista con la televisione ucraina ''Canale 24''.

"Il Vaticano non può avere alcuna funzione di mediazione, perché sarebbe una funzione che ingannerebbe l'Ucraina o la giustizia", ha poi aggiunto. La Santa Sede sta provando a sondare le possibilità di una pacificazione in Ucraina, ed è in corso una missione del cardinale Matteo Zuppi che dopo Kiev, Mosca e Washington attende di partire per la sua tappa a Pechino. Ma lo scorso 22 agosto Papa Francesco ha fatto infuriare l'Ucraina, quando in un discorso a braccio ai giovani cattolici russi riuniti a San Pietroburgo ha chiesto loro di non dimenticare di essere "figli della Grande Russia". Quelle parole, secondo Podolyak, "azzerano la reputazione della Santa Sede", e provocano "l'annullamento assoluto di ogni missione di mediazione che il Vaticano potrebbe svolgere".

"Non ha senso parlare di un mediatore chiamato Papa se questi assume una posizione filo-russa che è del tutto evidente a tutti", ha sentenziato il consigliere, secondo cui "non era la prima volta", che il pontefice esprimeva un'opinione del genere, "ma all'inizio era tutto in qualche modo meno chiaro", e "hanno fatto finta che non lo vedessimo", mentre oggi "è chiaro che la persona ha una posizione filo-russa. E, di conseguenza, ciò ha un impatto molto negativo sulla guerra".

Il lungo attacco continua e Podolyak sostiene poi che "bisogna considerare gli investimenti che la Russia sta facendo nella Banca Vaticana". Secondo il consigliere di Zelensky, "dopotutto, se una persona ignora chiaramente il diritto della Russia di uccidere i cittadini di un altro Paese su un altro territorio sovrano, ciò significa promuovere la guerra. Hai solo bisogno di chiamare le cose col loro nome. Pertanto, il Vaticano non può avere alcuna funzione di mediazione, perché sarebbe una funzione che ingannerebbe l'Ucraina o la giustizia".

Continua a leggere su Today.it

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Kiev chiude alla mediazione del Papa: "È un filorusso"

Today è in caricamento