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Sabato, 27 Aprile 2024
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Tensione a Gaza, l'esercito israeliano apre il fuoco contro la marcia dei palestinesi: morti e feriti

A partire da oggi e per sei settimane, durante un corteo intitolato "la grande marcia di ritorno", migliaia di palestinesi sono stati invitati da Hamas ad accamparsi a qualche centinaio di metri dalla barriera israeliana che chiude il confine di Gaza

E' di almeno 14 morti e più di mille feriti, secondo il ministero ministero della Sanità dell’enclave palestinese il bilancio degli scontri tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane scoppiate nella Striscia di Gaza dove ha preso il via la "Grande marcia del ritorno", convocata dal Hamas nell'anniversario dell'esproprio delle terre arabe per creare lo stato di Israele nel 1948. L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha chiesto l'intervento della comunità internazionale, mentre Yusef al Mahmoud, portavoce dell'Anp a Ramallah, ha chiesto "un intervento internazionale immediato e urgente per fermare lo spargimento del sangue del nostro popolo palestinese da parte delle forze di occupazione israeliane".

Gaza, il bilancio si aggrava di ora in ora

L'esercito dello Stato ebraico in un tweet ha scritto che i suoi uomini hanno risposto con mezzi antisommossa contro gli almeno 17.000 palestinesi che protestano in sei punti diversi della barriera, lanciando pneumatici incendiati e pietre ai soldati appostati al di là della frontiera. L'esercito ha anche ammesso che sta sparando contro i manifestanti più violenti.

Un contadino palestinese è stato colpito a morte dal proiettile esploso da un carro armato di Tel Aviv questa mattina.  L'uomo, di 27 anni, è stato ucciso nei pressi della città di Khan Younis, nel sud della Striscia. L'intervento delle Forze armate israeliane è stato motivato con "movimenti sospetti" in prossimità del confine. Poco dopo un altro palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani in scontri alle frontiera di Gaza mentre in migliaia di palestinesi stanno marciando per protesta in occasione della "grande marcia del ritorno" che rivendica il "diritto al ritorno" dei rifugiati palestinesi.

Mohammed Najjar, 25 anni, è stato colpito allo stomaco da un proiettile israeliano a Est di Jabalia, nel Nord della Striscia, ha precisato il ministero dell'enclave palestinese.

La grande marcia del ritorno

A partire da oggi e per circa sei settimane, durante un corteo intitolato "la grande marcia di ritorno", migliaia di palestinesi - isolati dal resto del mondo a causa del blocco israeliano - sono invitati ad accamparsi a qualche centinaio di metri dalla barriera israeliana che chiude il confine di Gaza.

Cinque accampamenti sono già stati eretti in prossimità dei valichi con Israele e con l'Egitto, da Erez a Rafah. L'iniziativa dovrebbe concludersi il 15 maggio, anniversario della Nakba, la "catastrofe", l'esodo di centinaia di migliaia di palestinesi seguito alla nascita di Israele nel 1948.

In prossimità dei confini con la Striscia, da giorni, Israele ha predisposto una zona off-limits per "motivi di sicurezza".

Fonte Agenzia Dire

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