Israele lancia due missili nel Mediterraneo: "Non è consigliabile attaccarci"
Diventano un caso i due missili - "un test in accordo con gli Usa" lanciati verso la costa orientale e rilevati dai radar russi. Prova di forza di Israele e avvertimento alla Siria? Russia infuriata
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che i suoi sistemi radar hanno rilevato due "obiettivi balistici" lanciati dal centro del Mediterraneo verso la costa orientale del bacino. Ma l'ambasciata russa in Siria ha detto di non avere alcuna informazione sul lancio.
La rilevazione, avvenuta alle 10,16 ora di Mosca (le 8,16 in Italia), è stata segnalata dal ministro Sergei Shoigu al presidente russo Vladimir Putin, aggiunge il ministero. Il lancio è stato rilevato dal personale della divisione radar del sistema ad Armavir" nel sud della Russia, ha dichiarato un ufficiale del servizio stampa del ministero a Interfax.
"La traiettoria di volo degli obiettivi si estendeva dall'area centrale del Mediterraneo in direzione della costa orientale. Il ministro della Difesa ha riferito della rilevazione del lancio di due obiettivi balistici al presidente e comandante supremo delle forze armate Vladimir Putin" ha detto il portavoce.
L'ambasciata russa in Siria, però, fa sapere di non avere informazione sul lancio: "Non ne so nulla" ha detto un portavoce della sede diplomatica a Damasco a Interfax.
Successivamente è stato comunicato che si è trattato di un test missilistico congiunto tra Israele e Usa, condotto da una base dell'aviazione nel centro di Israele. Lo dice il ministero della Difesa, citato dai media. Il test è avvenuto alle 9.15 ora israeliana, che coinciderebbe - sostengono i media - con i rapporti da Mosca sull'individuazione dei lanci di stamattina.
Una prova di forza di Israele? Comunque la si voglia leggere, il lancio missilistico di oggi, ascoltando le parole del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, è qualcosa di più che un semplice avvertimento: "La realtà intorno a noi sta cambiando. Voglio dire a chiunque intenda farci del male: non è consigliabile. La sicurezza - ha aggiunto - è tra le cose usate per prevenire invasioni del Negev di terroristi e infiltrati. Abbiamo bisogno di rendere sicuri i nostri confini".
