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Domenica, 28 Aprile 2024
BRASILE / Brasile

"Mondiali 2014, grande occasione sprecata per il Brasile"

Il sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes: "Non ci sono stati investimenti in sanità, istruzione e trasporti". Dalle piazze si alza la voce di chi protesta in modo pacifico: "I media sono dalla parte dei poteri forti, danno un'immagine distorta"

Il Brasile non ha colto l'occasione offerta dai Mondiali di calcio, che verranno ospitati in diverse città del paese nel 2014, per investire in sanità, istruzione e trasporti. E' l'opinione del sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes, che in un'intervista alla Bbc ha espresso il proprio dispiacere per la "grande opportunità persa" dal suo paese che avrebbe potuto migliorare i servizi del settore pubblico in vista dell'evento di portata mondiale.

Le parole del primo cittadino di Rio arrivano all'indomani delle ultime proteste della folla scoppiate ieri nella città di Fortaleza. Quasi 90 persone sono state arrestate nei disordini scoppiati vicino allo stadio Castelao, dove l'Italia sfidava la Spagna per le semifinali della Confederations Cup. Gas lacrimogeni sono stati lanciati dalla polizia contro i manifestanti che protestavano contro l'eccesiva spesa pubblica legata ai preparativi per i Mondiali del 2014.

Proteste in Brasile © Infophoto

MEDIA COI POTERI FORTI - Dalle manifestazioni si alza la voce di chi protesta in modo pacifico. "Forse da fuori avete l’impressione di manifestazioni cariche di tensioni e violenza. Non è così. I media sono dalla parte dei poteri forti e stanno dando un’immagine distorta della realtà: le manifestazioni sono in gran parte pacifiche e festose, dove si sono verificati episodi di violenza è stato solo per colpa della polizia", dice al Fatto Lucas, un giovane di 26 anni, di San Paolo, di buona famiglia, laureato in relazioni internazionali e che lavora per una delle più importanti banche del Paese.

ANCORA PROTESTE IN BRASILE: DUE VITTIME

Teresa Klein, giornalista di Canal 20 di Porto Alegre, conferma: "Non è un mistero che la più importante tv del Paese, Globo, abbia agganci con i militari. Loro stanno mostrando al mondo un’altra storia, diversa da quella reale. E la stampa terrorizza il popolo come se fossimo in guerra civile".

11 LUGLIO, SCIOPERO IN TUTTO IL PAESE

I manifestanti chiedono ospedali, scuole, migliore qualità della vita. I grandi investimenti di soldi pubblici per le infrastrutture per i Mondiali del 2014 e le Olimpiadi del 2016 sono stati la scintilla che ha fatto divampare la protesta: "I Mondiali hanno dimostrato che in Brasile è possibile fare grandi cose. Il problema è che tutto ciò che stanno costruendo in questi mesi è per gli altri, non per noi cittadini"

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