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Martedì, 30 Aprile 2024
"Contraddizioni" / Israele

Gli Usa inviano a Israele migliaia di maxi-bombe da 900 kg che fanno stragi di civili

Nuovi raid su persone in attesa di aiuti. Il sostegno armato di Washington a Israele non viene assolutamente messo in discussione. Da Ramallah: "Chiedere a Netanyahu di smettere di ammazzare civili e fornirgli armi è una contraddizione morale". Uccisi tre leader di Hamas. Il numero di vittime palestinesi sfiora ormai quota 33mila: il caso dei sepolti dal bulldozer in spiaggia

Si continua a morire nella Striscia di Gaza, il numero di vittime dal 7 ottobre in avanti va verso quota 33mila. La guerra è arrivata al giorno numero 177. L'agenzia di stampa palestinese Wafa e l'emittente Al Jazeera riferiscono di almeno 17 morti e 30 feriti in un bombardamento israeliano che nel sabato di Pasqua ha colpito un gruppo di persone in attesa dei camion di aiuti umanitari alla rotonda del Kuwait, a Gaza City.

Uccisi "tre leader" di Hamas

Le forze armate israeliane hanno ulteriormente intensificato negli ultimi gli attacchi e i bombardamenti contro Gaza City, il centro e il sud della Striscia. Nel corso degli attacchi all'ospedale Al-Shifa, ritenuto un covo di Hamas e sotto assedio da due settimane, secondo quanto annunciato dalle stesse Forze di difesa israeliane (Idf) sono stati anche "individuati e uccisi 3 leader di Hamas": Mahmoud Halil Zakzouk, vice comandante delle operazioni missilistiche di Hamas, Fadi Duyk, che coordinò un attacco in Cisgiordania nel 2002, e infine Zakaria Najib, condannato per aver partecipato al rapimento e all'omicidio del soldato israeliano Nachshon Wachsman nel 1994.

Palestinesi uccisi e sepolti col bulldozer in spiaggia

"Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ammesso di aver ucciso due uomini palestinesi e di aver seppellito i loro corpi con un bulldozer dopo che nei giorni scorsi Al Jazeera aveva pubblicato un video che mostrava l'incidente in questione": lo riporta la Cnn citando una dichiarazione dell'Idf in base alla quale i due palestinesi si sarebbero avvicinati "all'area operativa" nel centro di Gaza "in modo sospetto" e non avrebbero risposto a un colpo di avvertimento. Nella stessa dichiarazione dell'esercito si legge inoltre che gli israeliani li hanno uccisi e poi hanno seppellito i loro corpi temendo che trasportassero esplosivi.

Nel video di Al Jazeera, girato a distanza, si vedono due uomini camminare lungo una spiaggia di Gaza, separati l'uno dall'altro; entrambi sembrano sventolare bandiere bianche, quasi a voler simboleggiare la resa, mentre si avvicinano con cautela a un gruppo di soldati israeliani: poi uno dei due scompare dalle immagini mentre il secondo cade sulla sabbia, apparentemente colpito. Il video poi passa a un'altra angolazione dove si vede un bulldozer militare israeliano seppellire due corpi nella sabbia e nei detriti. Non è chiaro se i corpi mostrati nella seconda metà del filmato siano proprio quelli dei due uomini filmati all'inizio della sequenza. Al Jazeera sostiene che siano gli stessi uomini.

Nuove armi per miliardi di dollari da Usa a Israele

Washington, intanto, ha autorizzato nuovi trasferimenti di armi al suo alleato per miliardi di dollari, tra cui più di 1.800 bombe MK84 da 900 kg e 500 bombe MK82 da oltre 200 kg, oltre a 25 aerei da combattimento F35A. Lo scrivono Washington Post e Reuters. Le bombe più grandi, quelle da 900 kg, sono state nel recente passato collegate ad attacchi aerei su Gaza che hanno causato stragi di civili. Decine di migliaia di bombe sono state sganciate sulla Striscia e gli esperti militari affermano che la campagna aerea è stata una delle più intense e distruttive della storia recente.

A fine 2023, l'analisi dei crateri delle bombe ricavata dalle immagini satellitari di Gaza ha portato i principali organi di informazione statunitensi a concludere che Israele aveva abitualmente utilizzato le sue più grandi bombe, proprio quelle da 900 kg. Il New York Times ha citato esperti di esplosivi i quali hanno affermato che, sebbene bombe di quelle dimensioni siano state utilizzate da diversi eserciti occidentali, non sono quasi mai state sganciate dalle forze statunitensi in aree densamente popolate. A Gaza, invece, sì.

"Contraddizione morale e di principio senza precedenti"

Gli Usa forniscono 3,8 miliardi di dollari di assistenza militare annuale a Israele. Ma l’ultimo pacchetto arriva proprio mentre l’amministrazione Biden ha sollevato preoccupazioni per l’aumento delle morti civili a Gaza e per lo scarso accesso garantito alle associazioni umanitarie al territorio, che secondo le Nazioni Unite è sull’orlo della carestia.

L'amministrazione Biden ha anche affermato che "non può sostenere" un'offensiva di terra israeliana su larga scala a Rafah, al confine con l'Egitto, dove si trovano più di un milione di sfollati. Ma il ministero palestinese degli Affari Esteri a Ramallah ha criticato gli Stati Uniti per le incoerenze nelle loro posizioni. In un post su X, ex Twitter, si legge: "Chiedere al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di smettere di uccidere civili, ma fornirgli armi è una contraddizione morale e di principio senza precedenti".

Il Washington Post ha riferito che gli aerei da guerra aggiuntivi inviati in Israele erano stati inizialmente approvati come parte di un pacchetto più ampio dal Congresso nel 2008, ed erano stati richiesti l'anno scorso, prima degli attacchi mortali del 7 ottobre di Hamas.

Su richiesta di Biden, la scorsa settimana alcuni funzionari di sicurezza israeliani avrebbero dovuto recarsi alla Casa Bianca ad ascoltare le proposte americane per limitare il numero dei morti civili. Ma Netanyahu ha annullato la visita  quando gli Usa hanno deciso di astenersi e non porre il veto sulla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco temporaneo a Gaza e il rilascio di ostaggi, senza subordinare la prima istanza alla seconda. Tuttavia, come dimostrano le notizie degli ultimi giorni, il sostegno militare degli Usa a Israele è saldissimo.

Onu: "La fame come arma di guerra"

La Marina militare Usa ha inviato unità leggere specializzate in ingegneria per costruire un molo temporaneo per sbarcare aiuti via mare. Niente di tutto ciò sarebbe necessario se Israele concedesse l'accesso stradale e accelerasse la consegna di aiuti umanitari attraverso il moderno porto per container di Ashdod, a solo circa mezz’ora di auto a nord della Striscia. Non accadrà. Il più alto funzionario Onu per i diritti umani, Volker Türk, dice alla Bbc che è "plausibile" che Israele stia usando la fame come arma di guerra. La Corte Suprema delle Nazioni Unite ha da poco ordinato all'unanimità a Israele di consentire il flusso senza ostacoli di aiuti per evitare una carestia. Tra gli oltre 32.500 morti a Gaza, secondo la Difesa Usa più di 25.000 erano donne e bambini.

Riprendono, intanto, al Cairo i negoziati indiretti tra Hamas e Israele per una tregua. A oggi, sembra lontanissima.

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