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Martedì, 30 Aprile 2024
Orrore / Cina

Ragazzino di 13 anni ucciso e sepolto in una serra abbandonata: arrestati tre compagni di classe

Cina sotto shock per un agghiacciante omicidio avvenuto a Handan, nella provincia di Hebei, nel nord. La vicenda ha acceso un aspro dibattito sulla criminalità giovanile

Scuote la Cina intera un agghiacciante omicidio avvenuto a Handan, nella provincia di Hebei, nel nord. Un 13enne è stato ucciso e sepolto in un vecchio orto. Per la sua morte sono stati arrestati tre compagni di classe. Interrogati dalle autorità, i tre minorenni hanno inizialmente negato e poi hanno condotto gli inquirenti in una zona verde abbandonata dove avevano sepolto il corpo del piccolo Wang (i media cinesi lo identificano solo con il cognome). Vittima e presunti assassini sono tutti "bambini lasciati indietro", termine usato per descrivere i bambini cinesi che vivono con i nonni nelle zone rurali mentre i genitori lavorano nelle metropoli.

Shock in Cina

La vicenda ha acceso un aspro dibattito sulla criminalità giovanile e provocato forte emozione sui social, con decine di migliaia di post su Weibo e Douyin, il Tik Tok cinese. "L'intero paese guarda a questo caso, spero che la polizia sia equa e dia alla famiglia una risposta soddisfacente", ha scritto un utente commentando un post del padre della vittima, che ha ottenuto 50mila like. Molti hanno chiesto punizioni severe, malgrado gli arrestati abbiano meno di 14 anni. In Cina, i minori nella fascia d'età fra 12 e 14 possono essere perseguiti penalmente solo con il via libera della procura suprema del popolo. Invece coloro che hanno più di 14 anni ma meno di 16 anni sono penalmente perseguibili. Wu Shaobo, un avvocato intervistato dalla radio nazionale, ha affermato che è impossibile la condanna a morte, poiché la legge penale stabilisce che i minorenni non possono essere, in alcun caso, soggetti alla pena capitale. 

La scomparsa 

Wang era inspiegabilmente scomparso nel nulla lo scorso 10 marzo, ha spiegato il padre in un post su Douyin. Secondo gli inquirenti, che considerano il caso un omicidio intenzionale, il 13enne è stato ucciso il giorno stesso. Il ragazzino, ha raccontato il padre, era ancora vivo alle 15. Poi alle 16.10 tutto il denaro che era sul suo cellulare, una somma modesta, 191 yuan (15 euro) è stato trasferito a uno dei presunti assassini. Il cellulare è stato poi staccato.  Secondo quanto riportano i media cinesi, l'avvocato della famiglia Wang ha detto che da tempo il ragazzino veniva bullizzato dai suoi tre compagni di classe, trasformatisi in aguzzini. La famiglia della vittima in un primo momento non comprendeva la riluttanza del giovanissimo ad andare a scuola. "Non lo prendevamo sul serio". La realtà ha superato la peggiore delle immaginazioni. La polizia sta però ancora indagando sul movente del feroce omicidio, scrive The Beijing News.

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