rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
nella calda estate cinese / Cina

Pechino e Washington si parlano (almeno) sul clima

John Kerry, l'inviato degli Stati Uniti per il clima, è sbarcato a Pechino nell'estate più calda di sempre per la capitale cinese e gran parte del pianeta

I due paesi responsabili delle maggiori emissioni che riscaldano il pianeta tornano a parlarsi. John Kerry, l'inviato degli Stati Uniti per il clima, è sbarcato a Pechino il 16 luglio e si tratterà fino al 19, nell'estate più calda di sempre per la capitale cinese e gran parte del pianeta.

I difficili tentativi

Nonostante l'alta tensione tra gli Stati Uniti e la Cina su diversi fronti, da Taiwan all'Ucraina fino al caso dei palloni spia e dei cyber attacchi, Kerry è riuscito a mantenere rapporti cordiali con le sue controparti cinesi nel tentativo di tenere aperto il dialogo, almeno sulle questioni ambientali. Un'impresa non facile, dopo che, lo scorso agosto, per protesta contro la visita a Taiwan dell'allora speaker della Camera Nancy Pelosi, i rappresentanti cinesi avevano abbandonato il dialogo sul clima.

Ma ora, nel bel mezzo della peggiore ondata di caldo in Cina degli ultimi sessant'anni, con i bacini idrici prosciugati, i raccolti distrutti, migliaia di animali uccisi e continui blackout in alcune delle più importanti metropoli, è necessario non chiudere i canali di comunicazione tra i due paesi più inquinanti al mondo. 

L'inviato speciale statunitense per il Clima, durante l'incontro con il suo omologo cinese Xie Zhenhua, ha elogiato il "lavoro incredibile" della Cina sulle fonti energetiche rinnovabili, ma ha sottolineato che gli sforzi di Pechino vengono minacciati dalla costruzione di nuove centrali a carbone. "È imperativo che Cina e Stati Uniti facciano reali progressi" sul contrasto al cambiamento climatico, ha detto Kerry nel faccia a faccia che ha avuto con Xie oggi 17 luglio. Citando alluvioni e incendi a ritmi mai visti prima, l'ex segratario di Stato Usa ha sollecitato la Cina a una maggiore partnership con gli Stati Uniti per tagliare le emissioni inquinanti.

La posizione della Cina sul clima

Ma è difficile immaginare clamorosi punti di svolta nei colloqui dei prossimi giorni, in parte per la posizione, ormai nota, della Cina sul tema, e in parte per le carenze di energia elettrica di cui la Cina ha sofferto la scorsa estate proprio per l'aumento della domanda di energia legata al funzionamento dei condizionatori, durante un'ondata di caldo e di siccità che aveva messo in crisi il sud-ovest della Cina e metropoli come Chengdu e Chongqing.

Il governo cinese chiede "responsabilità comuni, ma differenziate" tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo nella lotta al cambiamento climatico, con uno sforzo maggiore da parte delle economie industrializzate. Per il presidente cinese Xi Jinping, infine, è necessario affrontare le preoccupazioni dei Paesi in via di sviluppo - dei quali la Cina si erge a capofila - in termini di finanziamento, tecnologia e rafforzamento delle capacità per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici. Per questo il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha dichiarato alla Cnn che Kerry farà pressione sulla Cina affinché non si "nasconda dietro alla pretesa di essere una nazione in via di sviluppo" per rallentare gli sforzi di riduzione delle emissioni.

I funzionari statunitensi alla corte di Xi

Quella di Kerry è la terza visita di un alto funzionario statunitense nell'arco di un mese. La prima fu quella del segretario di Stato, Antony Blinken, il 18 e 19 giugno scorsi, che ha cercato di stabilizzare le relazioni tra le due grandi potenze dopo l'incidente diplomatico innescato dal pallone spia cinese abbattuto dagli Stati Uniti. Settimana scorsa fu protagonista di una visita a Pechino la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, che ha richiamato all'importanza del dialogo diretto tra Pechino e Washington sulle divergenze nelle questioni economiche e commerciali e proprio sulla cooperazione contro i cambiamenti climatici.

All'orizzonte, inoltre, diversi analisti ritengono possibile un incontro tra Biden e il presidente cinese, Xi Jinping, a margine del vertice dell'Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) di San Francisco, a novembre prossimo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pechino e Washington si parlano (almeno) sul clima

Today è in caricamento