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Sabato, 27 Aprile 2024
"Imperdonabile" / Stati Uniti d'America

Segue le indicazioni di Google Maps ma il ponte è crollato da anni: muore annegato nel fiume

Un padre di famiglia morto dopo essere precipitato con la sua auto da un ponte crollato. E una causa che potrebbe essere "storica".  I parenti di Philip Paxson sostengono che la colpa sia di Google

Un padre di famiglia americano annegato dopo essere precipitato con la sua auto da un ponte crollato. E una causa che potrebbe essere "storica".  I parenti di Philip Paxson sostengono che l'uomo sia morto perché Google non ha aggiornato le sue mappe. Così hanno fatto causa al colosso tecnologico, sostenendo che ci sia stata negligenza da parte del motore di ricerca.

Paxson, che aveva due figli, morì un anno fa, nel settembre 2022, dopo aver tentato di attraversare un ponte gravemente danneggiato in un sobborgo di Hickory, nella Carolina del Nord. Un portavoce di Google ha detto che la società sta esaminando con estrema attenzione le accuse. Del caso si sta occupando il tribunale civile della contea di Wake.

Il giorno dell'incidente Philip Paxson stava tornando a casa dopo la festa del nono compleanno di sua figlia, che si era svolta a casa di un amico, e si trovava in un quartiere che non conosceva. Sua moglie aveva accompagnato a casa le sue due figlie prima e lui era rimasto indietro per aiutare a pulire.

"Non avendo familiarità con le strade locali, si è affidato a Google Maps, aspettandosi che lo avrebbe portato in sicurezza a casa da sua moglie e le sue figlie", hanno detto gli avvocati della famiglia in una dichiarazione che preannunciava l'azione legale. "Tragicamente, mentre guidava con cautela nell'oscurità e sotto la pioggia, seguì ignaro le indicazioni ormai obsolete di Google fino a quello che la sua famiglia scoprì, in seguito, da quasi un decennio era chiamato il 'Ponte verso il nulla', schiantandosi nello Snow Creek, dove è annegato".

Gli abitanti della zona avevano ripetutamente contattato Google per modificare le loro mappe online dopo il crollo del ponte nel 2013, secondo quanto si sostiene nella causa contro "Big G". Ma è da accertare come vennero fatte tali segnalazioni. Pare che un abitante di Hickory avesse inviato alla compagnia tecnologica alcune email perché aveva invano tentato di utilizzare la funzione "suggerisci una modifica" nel 2020. 

Secondo il quotidiano locale Charlotte Observer, le barriere che impedivano fisicamente l'accesso alla strada, che erano state in principio posizionate all'ingresso del ponte, erano assenti a causa di ripetuti atti vandalici. Gli agenti della polizia statale che hanno trovato il corpo senza vita di Paxton nella sua vettura ribaltata e parzialmente sommersa dall'acqua avevano detto che non c'erano barriere o segnali di pericolo lungo la carreggiata distrutta.

L'azione legale ha inoltre citato in giudizio tre società locali, sostenendo che avevano il dovere di fare manutenzione stradale sul ponte. "Le nostre ragazze mi chiedono come e perché è morto il loro papà, e non trovo parole che possano spiegare, perché, da persona adulta, non riesco ancora a capire come i responsabili delle indicazioni GPS e del ponte abbiano potuto agire in modo così poco rispettoso per la vita umana", ha detto sua moglie, Alicia Paxson, in una nota.

"Abbiamo espresso le nostre più sentite condoglianze alla famiglia Paxson", ha detto ad AP News un portavoce di Google: "Il nostro obiettivo è fornire informazioni precise sui percorsi in Maps e stiamo esaminando questa causa". La notizia sta trovando ampio spazio in questi giorni sui media statunitensi.

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