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Lunedì, 29 Aprile 2024
PRESIDENZIALI USA / Stati Uniti d'America

Presidenziali Usa, Obama sotto attacco per economia e politica estera

Negli Stati Uniti la finanza si affida a Romney, mentre all'estero il presidente è criticato per l'utilizzo dei droni

La politica estera di Obama ha deluso alcuni dei suoi sostenitori d'oltreoceano. E' quanto emerge da un sondaggio del Global Attitudes Project, che ha sondato la popolarità del presidente in 21 stati.

Crollo dei consensi in Cina e Giappone - Il Paese dove Obama ha perso il maggior numero di consensi è la Cina, dove la sua popolarità è scesa dal 57% al 27%, seguita poi da Giappone e Messico.

Più della metà dei cittadini del Vecchio Continente guarda con favore al presidente statunitense, anche se dal 2009 ad oggi i suoi sostenitori sono scesi dal 78% al 63%. Questo dato non vale per la Russia, dove solo il 22% della popolazione approva la politica estera di Washington, come si legge sul sito della Bbc

Bocciato l'utilizzo dei droni - Ad essere sotto accusa è in particolare l'utilizzo dei droni, usati dall'amministrazione Obama soprattutto in Pakistan e in Afghanistan nella lotta contro Al Qeada. Almeno la metà dei cittadini di 17 stati si sono detti contrari all'utilizzo di queste armi. I maggiori detrattori degli attacchi dei droni si trovano in Medio Oriente, in Messico e in Grecia. 

La finanza al fianco di Romney - Negli Stati Uniti è intanto sotto attacco la politica economica portata avanti da Obama. Il presidente statunitense non avrebbe più l'appoggio del mondo della finanza, almeno secondo quanto riporta uno studio pubblicato sul sito internet dell'Ansa. Almeno 19 donatori che avevano sostenuto la campagna di Obama nel 2008 gli avrebbero voltato le spalle. 

Uno dei casi più eclatanti è quello di Ken Griffin, direttore di Cital, che ha donato al repubblicano Mitt Romney più di un milione di dollari. “Per noi è importantissimo che il prossimo presidente sostenga in modo chiaro che la prosperita' americana deve essere guidata dall'innovazione e dal duro lavoro degli americani, i cui sforzi negli ultimi anni sono stati messi in difficolta' dal peso opprimente dell'intervento pubblico ”, ha spiegato Griffin, giustificando così il suo sostegno al candidato mormone. 

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