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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Guerra in Siria, c'è la svolta: revocato l'embargo sulle armi per i ribelli

I ministri degli Esteri dei paesi dell'Unione Europea hanno deciso ieri sera a Bruxelles di revocare l'embargo sulle armi per i ribelli siriani

Siria, finalmente la tanto attesa svolta che può decidere l'esito della guerra.

I ministri degli Esteri dei paesi dell'Unione Europea hanno deciso ieri sera a Bruxelles di revocare l'embargo sulle armi per i ribelli siriani. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico William Hague. I ministri hanno invece deciso di mantenere in vigore le sanzioni applicate negli ultimi due anni contro il regime del presidente siriano Bashar al-Assad, ha precisato Hague.

Questa decisione riflette la posizione di Gran Bretagna e Francia, gli unici paesi dell'Ue che da mesi chiedevano di poter fornire armi alle forze dell'opposizione siriana moderata. "Questa sera l'Ue ha deciso di mettere fine all'embargo sulle armi per l'opposizione siria e di mantenere le altre sanzioni contro il regime siriano", ha dichiarato il capo della diplomazia britannica al termine della riunione, a notte inoltrata. "Questo è il risultato che si augurava la Gran Bretagna". Si tratta di una "buona decisione", ha aggiunto Hague, perchè rappresenta "un messaggio molto forte dell'Europa al regime di Assad".

LA DECISIVA BATTAGLIA DI QUSAYR

Hague ha comunque precisato che il suo paese non ha intenzione di inviare "nell'immediato" armi ai ribelli. La revoca dell'embargo, ha detto, "ci dà la possibilità di farlo se la situazione continuerà a deteriorarsi".

Guerra in Siria © Tm News / Infophoto

ARMI CHIMICHE - La Francia analizzerà i campioni di presunte armi chimiche riportati dalla Siria da giornalisti del quotidiano Le Monde. Lo ha detto oggi un alto responsabile francese, parlando in condizione di anonimato.

UN MILIONE E MEZZO DI RIFUGIATI

"Ci sono stati consegnati dei campioni (dai giornalisti di Le Monde). Siamo d'accordo per analizzarli", ha detto il responsabile, indicando che il governo francese, come quello americano e britannico, ha già analizzato suoi propri campioni, concludendo che ci sono "indizi ma non prove formali dell'utilizzo di gas" nocivi in Siria.

Ieri Le Monde, riportando la testimonianza diretta di due suoi inviati speciali, ha affermato che le forze del presidente Bashar al-Assad hanno utilizzato armi chimiche nella regione di Damasco. I due giornalisti hanno trascorso quasi due mesi con i ribelli nella regione della capitale siriana.

ARMI CHIMICHE, CI SONO LE PROVE

STATI UNITI -  Il senatore americano John McCain ha incotrato ieri i ribelli siriani in Siria. Lo ha confermato alla Cnn lo staff del senatore repubblicano dell'Arizona, il più alto rappresentante eletto degli Stati Uniti ad aver visitato il paese sconvolto dalla guerra civile.

Brian Rogers, direttore della comunicazione del senatore, ha confermato la notizia inizialmente riportata dal Daily Beast. McCain è entrato in Siria dalla Turchia, ed è rimasto alcune ore in territorio siriano.

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