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Sabato, 27 Aprile 2024
La dichiarazione inattesa / Ucraina

"In Ucraina sono già presenti dei militari Nato"

Lo ha detto il ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski. Immediata la risposta delle autorità russe: "Lo sapevamo"

Cade uno dei grandi tabù della guerra in Ucraina.  Il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha affermato infatti che "in Ucraina sono già presenti militari della Nato". Lo riporta Sky News. Il ministro, intervenuto durante una conferenza, non ha rivelato di quali paesi stesse parlando. "Vorrei ringraziare gli ambasciatori di quei paesi che hanno corso questo rischio. Questi paesi sanno chi sono, ma non posso rivelarli. Contrariamente ad altri politici non li elencherò" ha detto. 

Mosca: sapevamo dei soldati Nato in Ucraina, è impossibile nasconderlo 

E arriva, pronta, la risposta di Mosca. "La Russia è già a conoscenza del fatto che in Ucraina operano militari della Nato, perché è impossibile nasconderlo". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, in un'intervista alla testata Izvestia.

Una dichiarazione che segue quella del ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski. Secondo Zakharova, gli Usa, la Gran Bretagna e altri Paesi occidentali conducono una "guerra ibrida" contro la Russia con la partecipazione di "istruttori delle forze speciali, esperti, specialisti dai rispettivi dipartimenti militari dei Paesi Nato".

Le truppe Nato potrebbero svolgere "attività di sostegno" 

E le ammissioni di un impegno da parte di paesi dell'Alleanza Atlantica arriva indirettamente anche da Praga. "Le truppe della Nato potrebbero svolgere attività di sostegno direttamente sul territorio dell'Ucraina, perché questo non violerebbe alcuna regola internazionale". Lo ha detto il presidente ceco, Petr Pavel, in un'intervista alla tv statale citata da alcuni media internazionali. Secondo Pavel occorre però fare una chiara distinzione tra il dispiegamento delle truppe da combattimento e l'eventuale coinvolgimento delle truppe in alcune attività di "appoggio" nelle quali l'Alleanza ha già esperienza.

"Va ricordato che dopo l'annessione della Crimea e l'occupazione di parte del Donbass, che fu essenzialmente un'aggressione anche se su scala molto più piccola di oggi, sul territorio ucraino operava una missione di addestramento della Nato, che un tempo comprendeva più di 15 Paesi e contava circa 1.000 persone", ha ricordato Pavel nell'intervista.

Orban: "Trump azzererà i finanziamenti a Kiev"

Ma a parlare è anche il discusso leader di un altro Paese del cosiddetto Gruppo di Visegrád. "Donald Trump non darà un centesimo all'Ucraina se verrà rieletto presidente degli Stati Uniti". A riferirlo è il premier ungherese Viktor Orbán, alla stampa di Budapest, dopo l'incontro che ha avuto con il tycoon in Florida.

"Non darà un centesimo nella guerra Ucraina-Russia. Pertanto, la guerra finirà, perché è ovvio che l'Ucraina non può reggersi sulle proprie gambe" ha dichiarato il presidente ungherese. Orban ha anche aggiunto che Trump ha "un piano dettagliato" per porre fine alla guerra in Ucraina, iniziata due anni fa con l'invasione russa.

Scenari ipotetici e (forse) futuri. Al momento l'amministrazione americana sostiene pienamente la resistenza ucraina. "Il presidente Biden ha grande rispetto per Papa Francesco e si unisce a lui nelle preghiere per la pace in Ucraina - ha dichiarato all'Ansa un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa - Sfortunatamente continuiamo a non vedere alcun segno che Mosca voglia mettere fine a questa guerra e per questo siamo impegnati a sostenere Kiev nella sua difesa contro l'aggressione russa". 

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