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Sabato, 27 Aprile 2024
Il dissidente / Russia

Chi è Vladimir Kara-Murza, l'oppositore di Putin condannato a 25 anni di carcere

Giornalista e attivista politico, ha rifiutato di rinnegare le sue posizioni contro la guerra in Ucraina

Avrebbe potuto trovare riparo all'estero, nel Regno Unito, dove ha vissuto a lungo come corrispondente, o negli Stati Uniti, dove l'ex senatore repubblicano John McCain lo ha definito un eroe. Ma non ha mai voluto abbandonare l'impegno sul campo in Russia contro il regime di Vladimir Putin e la guerra in Ucraina. Un impegno pagato a caro prezzo: il tribunale di Mosca ha condannato Vladimir Kara-Murza a 25 anni di carcere per tradimento.

Kara-Murza è considerato uno dei maggiori critici di Putin: 41 anni, padre di tre figli ed ex giornalista con passaporto russo e britannico, ha alternato il suo lavoro di cronista con l'attività politica. Figlio di un noto presentatore televisivo e discendente di una famiglia di aristocratici, si è laureato a Cambridge e fin da studente ha cominciato a lavorare come corrispondente da Londra per diversi media russi. Nel 2004 si è trasferito a Washington, dove fino al 2012 ha guidato la redazione negli Usa della tv russa Rtvi. L'impegno politico è cominciato in parallelo a quello di giornalista: ha militato tra le fila di Scelta democratica prima, e dell'Unione delle forze di destra fino al 2008. 

Risale a quel periodo il suo legame con Boris Nemtsov, uno dei principali avversari Putin, assassinato nel 2015 in circostanze mai chiarite. Altro personaggio a cui è fortemente legato è l'oligarca russo in esilio Michail Chodorkovskij, con il quale ha dato vita alla ong Open Russia, oggi dissolta. Tra documentari, articoli nei principali quotidiani occidentali e interventi pubblici, Kara-Murza è diventato uno dei volti più noti all'estero dell'opposizione al regime di Putin, e in due occasioni ha denunciato di essere stato avvelenato da agenti russi. Uno dei politici più influenti negli Stati Uniti, l'ex senatore repubblicano McCain lo ha definito pubblicamente "un eroe" per il suo impegno per la democrazia in Russia. E nel 2018, poco prima di morire per un tumore, McCain lo ha voluto tra gli amici più stretti a cui ha chiesto di portare la sua bara nel giorno del funerale. 

Inevitabile che prima o poi il Cremlino avrebbe punito i suoi legami con l'Occidente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sua condanna dell'invasione in Ucraina. Lo scorso anno, subito dopo l'inizio della guerra, Kara-Murza ha tenuto alcuni discorsi negli Stati Uniti e in Europa accusando Mosca di bombardare obiettivi civili in Ucraina, cosa che il Cremlino ha negato. Ha anche affermato che la Russia era governata da un "regime di assassini" in un'intervista alla Cnn, trasmessa poche ore prima del suo arresto, avvenuto nell'aprile del 2022.

La autorità russe lo avevano fermato con l'accusa di essersi opposto a imprecisati ordini della polizia, accusa che comporta al massimo 15 giorni di carcere. Ma mentre era dietro le sbarre, a Kara-Murza sono stati contestati reati ben più gravi, tra cui quella di tradimento e di gettare discredito sull'esercito russo per via delle parole usate contro la guerra in Ucraina in un discorso tenuto alla Camera dei rappresentanti dell'Arizona. Kara-Murza ha paragonato il suo processo a quelli farsa del dittatore sovietico Josef Stalin negli anni '30, e nonostante la possibilità di vedere scontata la condanna, non ha mai rinnegato le sue opinioni davanti ai giudici. "I criminali dovrebbero pentirsi di ciò che hanno fatto. Io, invece, sono in prigione per le mie opinioni politiche", ha detto durante un'udienza.

Il tribunale di Mosca lo ha condannato a 25 anni, la condanna più dura inflitta a un dissidente da quando la Russia ha invaso l'Ucraina.

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