rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
MESSICO / Messico

Obrador: "Elezioni truccate". E i giovani invadono le strade contro Nieto

Presidenziali 2012. Il candidato della sinistra non ci sta e come sei anni fa accusa: "Il Pri ha comprato un milione di voti". In piazza, il movimento Yo Soy 132 protesta: " Nieto, lo devi capire, il popolo non ti vuole"

Messico. Elezioni presidenziali 2012. Sei anni e una legislatura dopo, la storia si ripete. Come nel 2006, quando venne battuto dal candidato del Pan (Partito d'Azione Nazionale) Felipe Calderón con uno scarto di soli 240 mila voti, anche stavolta il candidato del Prd (Partito della Rivoluzione Democratica) Manuel Lopez Obrador denuncia irregolarità nello spoglio dei voti che ha sancito la vittoria del candidato del Pri (Partito Rivoluzionario Istituzionale) Enrique Peña Nieto.

LE PROTESTE DEL 2006 - Alle scorse presidenziali lo spoglio vide uscire vincitore dalle urne Felipe Calderón con appena 240 mila voti di differenza rispetto a Manuel Lopez Obrador. In risposta, una vera e propria rivolta popolare da parte dei sostenitori del candidato della sinistra bloccò per settimane lo Zòcalo di Città del Messico. Ma, nonostante le proteste, dopo alcuni mesi (a settembre) il Tribunale elettorale riconfermò la vittoria del candidato del Pan senza però procedere ad un nuovo conteggio dei voti.

NUOVE PROTESTE OGGI - Stavolta lo scarto tra Obrador e il candidato del Pri Enrique Peña Nieto è stato ben maggiore rispetto al 2006: 32% per il candidato del Prd, 38% per il neo-presidente. Ma Obrador non ci sta e accusa: "Il Pri ha comprato almeno un milione di voti. Le elezioni presidenziali, e il voto più in generale, sono state evidentemente ingiuste e segnate da molti e gravi irregolarità". Per questo Obrador annuncia che userà "tutti gli strumenti legali a mia disposizione" affinchè venga "rispettata la volonta dei cittadini".

Dello stesso avviso di Obrados, oltre 25 mila giovani del movimento #YoSoy132 hanno invaso lunedì sera le strade di Città del Messico mentre manifestazioni si sono svolte in contemporanea in quasi tutte le città al grido di "Il Messico ha votato e "Peña non ha vinto!" e "Peña Nieto, lo devi capire, il popolo non ti vuole".

Partita da Paseo de la Reforma, una delle principali arterie stradali di Città del Messico, la folla si è quindi diretta nella zona di Polanco, centro amministrativo della città.

Ecco il video della manifestazione di Città del Messico



YO SOY 132 - Il movimento Yo Soy 132, "Io sono il 132", formato soprattutto da studenti universitari, è nato in occasione della campagna elettorale per le presidenziali 2012 come risposta alle politiche autoritarie prospettate da Enrique Peña Nieto. Il nome del movimento nasce da un video in cui 131 ragazzi hanno denunciato "il vero volto di Enrique Peña Nieto" ritenuto responsabile, in quanto al tempo governatore dello Stato del Messico, di quello che è stato ribattezzato "Il massacro di Atenco": tra il 3 e il 4 maggio del 2006 oltre 2500 agenti ricevettero l'ordine di reprimere con qualsiasi mezzo la protesta del "Frente de Pueblos ed Defensa de la Tierra", movimenti 'contadino'. Il risultato fu di due civili uccisi, 207 persone arrestate e decine di manifestanti feriti.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Obrador: "Elezioni truccate". E i giovani invadono le strade contro Nieto

Today è in caricamento