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Sabato, 27 Aprile 2024
Salute

Anaao, 'più risorse per riorganizzare e rafforzare modello ospedale-territorio'

"Il Dm 70 da diversi anni ha mostrato limiti, storture e inadeguatezze che hanno contribuito, senza esserne la causa principale, all'indebolimento dell'assistenza ospedaliera"


Milano, 20 lug. (Adnkronos Salute) - "Servono risorse per riorganizzare e rafforzare il modello ospedale-territorio". Lo sottolinea l'Anaao Assomed, sindacato dei medici dirigenti del Servizio sanitario nazionale, commentando l'istituzione - decisa dal ministro della Salute - del Tavolo tecnico Dm 70 e Dm 77. Un'iniziativa accolta "positivamente" dalla sigla. Tuttavia "la migliore riscrittura del Dm 70 e la più forte implementazione del Dm 77 - ammonisce al termine dell'incontro di oggi Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao - non vivrebbero in un sistema sanitario in cronica crisi d'identità e di risorse".


"Il Dm 70 - analizza Di Silverio in una nota - da diversi anni ha mostrato limiti, storture e inadeguatezze che hanno contribuito, senza esserne la causa principale, all'indebolimento dell'assistenza ospedaliera e al peggioramento delle condizioni di lavoro, costituendo un elemento di strutturale fragilità reso evidente dalla crisi pandemica. Prova ne sia che nel 2021 era già stato avviato un percorso di riforma che aveva prodotto una prima bozza mai arrivata a formalizzazione". Quanto al Dm 77, "vive per il momento sulla carta, nelle elaborazioni teoriche dei modelli organizzativi e nelle poche e difformi esperienze regionali che ne hanno anticipato i principi ispiratori. Ha l'innegabile pregio di affrontare, innovando e investendo, la non più rinviabile riforma dell'assistenza territoriale e delle cure primarie". Per il leader Anaao "è evidente che i due decreti costituiscono i riferimenti organizzativi delle due parti naturalmente complementari e sinergiche del Ssn, che insieme dovrebbero realizzare la tanto auspicata continuità dei percorsi di cura ospedale-territorio e garantire la reale presa in carico dei bisogni di salute delle persone". Ma "le migliori intenzioni riformatrici devono fare i conti con condizioni di realtà che rendono le riforme più difficili e necessarie".


E il primo nodo sono appunto le risorse: "Da molti anni il Ssn convive con una condizione di sottofinaziamento pubblico - osserva Di Silverio - che ci ha reso il 'primo dei Paesi poveri' nel confronto internazionale, minando le fondamenta dell'universalismo egualitario su cui si regge il diritto alla salute. Invertire potentemente questa condizione di impoverimento strutturale, tecnologico e professionale è il presupposto necessario e prioritario di qualsiasi riforma di sistema che altrimenti sarebbe l'ennesimo libro dei sogni che diventano incubi nel buio del razionamento. La grande occasione del Pnrr - avverte il segretario Anaao - sta diventando per la sanità un'occasione persa. La quantità di risorse sinora utilizzata è irrisoria rispetto alla disponibilità ed è di attualità l'allarme lanciato dalle Regioni sulla mancanza di risorse dedicate al personale e la necessità di una parziale revisione del Piano" nazionale di ripresa e resilienza "su tempistiche e messa a terra di alcuni interventi previsti".


De Silverio aggiunge poi considerazioni più specifiche riguardo al 'nuovo' Dm 70: "La crisi di capienza - siamo il Paese occidentale con il più basso rapporto posti letto/mille abitanti, pur sommando i posti letto pubblici e del privato accreditato - e l'eccesso di rigidità delle reti ospedaliere che la pandemia ha evidenziato con chiarezza mettono in evidenza la forte necessità di incrementare la dotazione di posti letto e di aumentare l'elasticità ricettiva degli ospedali applicando un necessario principio di ridondanza". In particolare, "è necessario potenziare alcune attività a sostegno della rete dell'emergenza, a partire dalle terapie intensive e dalle aree semintensive".


"Alcuni nodi irrisolti - esorta il numero uno dell'Anaao Assomed - richiedono scelte chiare e univoche: ruolo e funzioni dei piccoli ospedali, permanenza dei punti nascita sotto standard, declinazione delle reti cliniche, equilibrio tra i principi volumi/esiti e autosufficienza territoriale/prossimità".


"Consideriamo i 5 tavoli tematici che si sono costituiti oggi e che concluderanno i lavori entro il 31 ottobre un modo proficuo di operare - conclude Di Silverio - al fine di salvaguardare l'articolo 32 della Costituzione e ottenere quell'integrazione ospedale-territorio di cui il sistema ha bisogno".


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