Almeno 18 candidati alle amministrative sono "impresentabili" per l'Antimafia

A meno 48 ore dall’apertura delle urne per le elezioni amministrative, la commissione Antimafia ha individuato 18 nomi di candidati ritenuti “impresentabili”, secondo il codice di autoregolamentazione dei partiti e la legge Severino. L'analisi è arrivata a seguito di uno screening effettuato su una platea di 19mila candidati in tutta Italia.

Si tratta, precisa il presidente della stessa Commissione Antimafia Nicola Morra, di un "numero record di candidati verificati, con un incremento del 65 per cento circa rispetto alla precedente tornata elettorale". L'esame delle liste elettorali effettuato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie ha riguardato 57 consigli comunali, 4 capoluoghi di regione (Genova, L'Aquila, Catanzaro e Palermo) e 22 capoluoghi di provincia e 14 regioni.

Secondo Morra, dei 18 risultati impresentabili, quattro sono di Palermo, tre di Frosinone tra cui anche un candidato sindaco, uno di Gorizia, uno di Piacenza, uno di Taranto e uno di Verona. "Il numero degli impresentabili è cospicuo, imbarazzante", ha denunciato Morra ,ricordando come molti dei cosiddetti 'impresentabili' finiti al vaglio dell'Antimafia sono candidati nei consigli comunali di capoluoghi di provincia e regione.

Morra ha lanciato l'allarme sull'infiltrazione mafiosa nella politica, facendo un appello ai cittadini. “Giacché i partiti, che avevano votato all'unanimità la possibilità di sottoporre preventivamente all'Antimafia le loro liste per purgare le stesse da eventuali impresentabili, hanno deciso all'unanimità di non avvalersi di questi strumenti, sono gli elettori che dovranno selezionare, distinguere ed eventualmente censurare", ha affermato chiedendo agli "elettori tutti la massima attenzione".