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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Monti si aggrappa a Renzi: "Sindaco e Prof nella stessa casa"

Andrea Romano, di Scelta Civica e uomo di Montezemolo, propone fin da oggi un patto d’acciaio: "Monti e Renzi potrebbero stare nella stessa 'casa' facendo convivere i rispettivi elettorati"

La politica e anche giocare a scacchi. Sempre, continuamente, anche nei giorni delle larghe intese. Il ‘governissimo’ destra-sinistra guidato da Enrico Letta sta proseguendo senza picchi o colpi sotto la cintura. Procede agile, forse perché piatto e seduto. Più che un governo anti stagnazione, del cambiamento necessario o della riorganizzazione della cosa pubblica, la soluzione appare ingessata. Trattasi della legge sui grandi numeri: più è larga la piattaforma della maggioranza più si allontana il momento delle grandi scelte. Vince sempre la paura e il non mettersi a capo di rivoluzioni copernicane viste di cattivo occhio dal corpo elettorale. Il provvisorio non dispone del tempo, quello utile per non far filtrare il cambiamento dalla pancia ma dalla testa. Per questo si procede senza far troppo male a nessuno.

E allora, in attesa che anche il passo della tartaruga stanchi, nei palazzi si parla del dopo. Di quello che verrà. E c’è chi, come Andrea Romano, di Scelta Civica, intervistato dal Corriere della Sera, propone fin da oggi un patto d’acciaio: Matteo Renzi a fianco di Mario Monti. “Monti e Renzi potrebbero tranquillamente stare nella stessa ‘casa’. Ma la cosa più importante è che potrebbero convivere i rispettivi elettorati”.

MONTEZEMOLO - Attenzione. Romano arriva da Italia Futura, dal serbatoio politico di Montezemolo. Un dettaglio non da poco, in ottica domani. Tradotto potrebbe essere iniziato il corteggiamento dei centristi di peso al sindaco di Firenze. “Il tema cruciale – continua Romano – è capire se i Democratici abbandoneranno definitivamente il progetto ormai fallito di un'alleanza con Sel e se allargheranno i loro attuali confini”. “A Renzi – prosegue – non conviene affatto diventare il leader degli eredi delle tradizioni comunista e democristiana. Può soltanto diventare il federatore di forze riformatrici e antipopuliste”, “a cominciare da Scelta civica”. “Il nostro approdo naturale - conclude - è con le forze liberal-democratiche e riformiste che in Europa si riconoscono nell'Alde” (l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, ndr) e Renzi “è l'unico che ha la possibilità di allargare i confini di quel partito”.

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