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Sabato, 27 Aprile 2024
PRIMARIE PDL / Italia

Alfano non vuole "indagati", e il Pdl pensa subito a Berlusconi

Levata di scudi pro-Silvio nel Pdl dopo le parole del segretario Alfano che aveva affermato: "Se ci sono candidati indagati alle primarie non corro"

Le parole di sfida lanciate da Angelino Alfano a proposito della decisione di non correre alle primarie del Pdl in presenza di indagati ha causato una levata di scudi contro quello che è il più eccellente degli indagati del Pdl, Silvio Berlusconi. "Mi ritiro" dalle primarie del Pdl in quanto "disgustato dalle parole di Alfano", che "stabilisce condizioni che precluderebbero la competizione al fondatore del suo partito, Silvio Berlusconi, indagato e condannato", ha attaccato Vittorio Sgarbi. Gli ha fatto eco Giampiero Samorì, altro candidato alle primarie. Tanto che Alfano, per smorzare i toni, ha ribadito la sua lealtà al Cavaliere: "Il presidente Berlusconi è stato ed è un perseguitato della giustizia. Siamo stati, siamo e saremo al suo fianco" Una risposta a chi ha letto in chiave anti-Cavaliere le sue dichiarazioni contro i candidati indagati alle primarie del partito. "Garantismo sì, impunità - ha aggiunto - no. Non tutti sono perseguitati". Oggi Alfano aveva detto: "Si tratta di aprire una fase nuova per il nostro Paese e io non sono disponibile a gareggiare in un contesto che non è quello giusto per aprire una fase nuova. Quindi, lo dico con grande chiarezza e con grande fermezza: se ci saranno indagati candidati a queste primarie io non mi candiderò, se ci sono loro non ci sono io".

"E' una dichiarazione che non riguarda me, è un attacco violento al presidente Berlusconi. Ho preso atto della dichiarazione di Alfano circa la sua indisponibilità a partecipare alle primarie qualora ci fossero dei partecipanti indagati. Mi dolgo del fatto che la dichiarazione è volta escludere la candidatura di Berlusconi. Bisogna chiedere scusa a Berlusconi per la dichiarazione di Alfano. Essere indagati non significa niente, questo è un attacco a Berlusconi, è un'affermazione di una gravità enorme", ha sottolineato Samorì Intanto Silvio Berlusconi nicchia: non lo dice esplicitamente, ma ciò che lascia intendere è che il famoso "dinosauro da cilindro", che potrebbe essere rispolverato nel Pdl, in crisi da primarie, potrebbe essere proprio lui. Conversando con i giornalisti prima di lasciare palazzo Grazioli, infatti, l'ex premier ha scelto una risposta "teatrale" a chi gli chiedeva quando il dinosauro sarebbe stato tirato fuori e se provava nostalgia per Forza Italia. Il Cavaliere si è infatti messo di profilo e indicando la sua silhouette ha detto: "I dinosauri sono molto magri?".

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