rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Giustizia

Comunione e liberazione apre il fronte "amnistia per Berlusconi"

Una settimana fa il premier Letta parlò al Meeting di Rimini dell'importanza di continuare sulla strada delle larghe intese. Oggi due esponenti del suo governo, da tribune legate a Cl, aprono la partita dell'amnistia

Sette giorni fa Enrico Letta, dal palco del Meeting di Rimini di Comunione e liberazione, spiegò chiaramente l'importanza - secondo lui e per l'Italia - di continuare sulla strada delle larghe intese. A qualunque costo.

Al suo fianco Mauro e Lupi, Scelta civica e Pdl, ma soprattutto due "big" del mondo cattolico applicato all'imprenditoria e alla politica, che si sono schierati apertamente con Letta.

L'asse Letta - Comunione e liberazione, quindi, per tener saldo il governo di larghe intese. E oggi che il Pdl "berlusconiano" sta facendo tremare Palazzo Chigi, ecco che ancora Comunione e liberazione torna a tessere una "exit strategy" per evitare la crisi di governo.

E la soluzione potrebbe essere quella dell'amnistia. Due tribune, sempre made in Cl, hanno ospitato due interventi "da novanta" sul tema: quello di Mario Mauro (ministro della Difesa) prima dalle colonne di Avvenire, quindi da quelle de ilsussidiario.it, quotidiano legato a Cl, e quello di Anna Maria Cancellieri (ministro della Giustizia) direttamente dal Meeting di Rimini.

MAURO - Il caso di Silvio Berlusconi si potrebbe risolvere con una "amnistia", scaturita dal quadro di un "rinnovato spirito di riconciliazione nazionale" nell'interesse del Paese. Mario Mauro propone lo strumento 'straordinario' per scongiurare la crisi per il governo e un ennesimo periodo di incertezza per l'Italia. Prima su Avvenire oggi su Il Sussidiario.it, quotidiano legato a Cl, l'esponente di Scelta Civica chiede innanzitutto di operare sulla vicenda del Cavaliere "una netta divisione tra piano giuridico e piano politico".

"Il Senato ha il compito di applicare la legge Severino, che tra l'altro è una buona legge, il cui esito certo è la decadenza di Berlusconi. Detto questo, però, il problema vero rimane quello politico".

La premessa sulla quale far germogliare una armonia, requisito indispensabile per parlare di giustizia" sarebbe quindi "arrivare ad un atto di clemenza di iniziativa delle Camere, cioè un'amnistia.

CANCELLIERI - "La mia opinione personale è favorevole all'amnistia, ma è un provvedimento che tocca al Parlamento: mi rimetto alle scelte della politica". E' quanto ha affermato il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, presente al Meeting di Rimini con il vicepremier e ministro dell'Interno Angelino Alfano. Spiega la Guardasigilli: "L'amnistia, oltre ai motivi umanitari, ci darebbe l'opportunità di mettere in cantiere una riforma complessiva del sistema penitenziario ma -ribadisce- come ho detto più volte è un provvedimento che spetta al Parlamento".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Comunione e liberazione apre il fronte "amnistia per Berlusconi"

Today è in caricamento