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Lunedì, 29 Aprile 2024
La sentenza

Dopo 7 anni assolto "papà Renzi": com'è finito il caso Consip

Scagionato anche l'ex ministro Luca Lotti. L'ex premier e leader di Italia Viva: "Subito un danno politico, morale e umano"

Due condanne e otto assoluzioni, tra cui quella di Tiziano Renzi, padre del leader di Italia Viva, e dell'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, nell'ambito del processo sul caso Consip. Questa la sentenza del tribunale di Roma che ha condannato a un anno e mezzo l'ex maggiore del Noe Giampaolo Scafarto e a tre mesi il colonnello dell'Arma Alessandro Sessa.

Tiziano Renzi rinviato a giudizio per traffico di influenze

I due sono stati condannati a pagare una provvisionale immediatamente esecutiva di 50 mila euro a favore del ministero della Difesa. I giudici dell'ottava sezione penale di Roma hanno assolto inoltre, con le formule "perché il fatto non sussiste" e "il fatto non costituisce reato", l'ex parlamentare Italo Bocchino, l'imprenditore Alfredo Romeo, Emanuele Saltalamacchia, all'epoca dei fatti comandante dei Carabinieri della legione Toscana, l'ex presidente di Publiacqua Firenze, Filippo Vannoni, e Stefano Massimo Pandimiglio. Le accuse contestate nell'inchiesta avviata nel 2016, a vario titolo e a seconda delle posizioni, andavano dal traffico di influenze illecite, rivelazione del segreto, falso, favoreggiamento, millantato credito e tentata estorsione.

Renzi: "Ti voglio bene, babbo"

Quasi immediato il commento su X dell'ex premier Matteo Renzi: "Vi ricordate il caso Consip? Dopo sette anni di massacro mediatico - spiega - oggi è arrivata la sentenza. E sapete come è finita? Tutti i miei amici assolti. Tutti! E sapete chi è stato condannato? Quei pubblici ufficiali che hanno tramato contro di noi facendo falsi pur di attaccarci. I miei amici invece assolti. Sette anni, i titoloni di tutti i giornali, i talk, un danno reputazionale infinito. E il danno politico, morale, umano. E per qualcuno addirittura la custodia cautelare. Poi oggi arrivano le assoluzioni per tutti".

Il leader di Italia Viva, dedica ovviamente un pensiero particolare a suo padre: "Tra gli assolti - scrive - un uomo che si chiama Tiziano Renzi, mio padre. Assolto anche stavolta. Ti voglio bene, babbo. Abbraccio tutti gli altri imputati assolti di cui in gran parte conosco il dolore e la rabbia. E abbraccio le loro famiglie che in questo momento stanno piangendo di gioia. C’è un giudice a Roma dopo sette anni. Ma ci sarà qualcuno nelle redazioni, in Parlamento, nella classe dirigente di questo Paese che avrà finalmente il coraggio di chiedere SCUSA? Ma vi rendete conto di quanto il presunto scandalo Consip ha inciso per distruggere la nostra azione politica e ora scopriamo che era tutto regolare? Ho nel cuore allo stesso tempo una felicità incontenibile e un dolore che non si cicatrizza".

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Paita (Iv): "Qualcuno pagherà per il fango gettato?"

"Dopo 7 anni di processi, dentro e fuori i tribunali, reali e mediatici, l'inchiesta Consip si rivela finalmente per quello che è: una colossale bufala, una bolla di sapone, una indagine basata sul nulla. Ma che è costata sofferenze personali e politiche, e tonnellate di fango gettato. Chi risarcirà Tiziano Renzi e Luca Lotti? Qualcuno chiederà scusa? Qualcuno pagherà?". Così la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. "La notizia dell'assoluzione di tutti gli imputati vicini a Renzi - si chiede Paita - conquisterà i titoli dei giornali, sarà l'apertura di tutti i tg, come avvenuto in questi anni per le notizie sull'inchiesta? Ne dubito. Resta il rammarico, ma anche la gioia per la chiusura di questa vicenda. Un abbraccio a Matteo Renzi e alla sua famiglia e a Luca Lotti".

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