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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Pd-M5s, un'intesa che divide: Fico riparte con le consultazioni

Nella mattinata di giovedì il presidente della Camera incontrerà le forze politiche. Intanto l'ipotesi di un'intesa ha scatenato una bufera da entrambe le parti. Martina: "Da Di Maio segnale chiaro"

Consultazioni, si ricomincia. Giovedì 26 aprile ripartiranno gli incontri tra il presidente della Camera Roberto Fico e le forze politiche. Primo appuntamento alle ore 11 con la delegazione del Partito Democratico, poi alle 13 sarà la volta del Movimento 5 Stelle. Le consultazioni si svolgeranno nel Salottino del Presidente. 

Il punto della situazione

La chiusura definitiva di Di Maio alla Lega ha 'esaudito' la richiesta del Pd, aprendo in automatico il dialogo con Martina e i dem. Ma la clamorosa ipotesi di un contratto di governo tra M5s e Pd ha provocato una bufera da entrambe le parti. Infatti, esiste una fetta del Pd in completo disaccordo con la politica dei pentastellati, un malumore palesato anche da Carlo Calenda su Twitter: "Se si mettono d'accordo lascio il partito". Discorso simile dall'altra parte, dove però le critiche arrivano soprattutto dagli elettori sui social, che hanno accusato Di Maio di essere un traditore. Nonostante la delusione emersa da entrambe le parti, un'alleanza Pd-M5s ha tutta l'aria dell'ultima spiaggia: il tempo stringe e se anche queste nozze dovessero sfumare, l'ipotesi di un ritorno alle urne potrebbe essere quasi inevitabile.

Martina: “Da Di Maio parole chiare”

"Escludere una trattativa tra Lega, M5s e centrodestra è un passaggio che avevamo chiesto e effettivamente le parole di di Maio ieri sono state molto nette, molto chiare''. Sono le parole rilasciate a RaiNews24 dal reggente del Pd, Maurizio Marina, che ha visto accolta la richiesta fatta al Movimento 5 stelle, di tagliare i ponti con il centrodestra.

"In tanti ci chiedono di provare a fare un lavoro - ha continuato Martina a margine del corteo per il 25 aprile a Roma - E' complicato, ma c'è una consapevolezza che il Pd deve provare a prendere una iniziativa, sapendo che non è facile". "Questo - avverte Martina - è un passaggio complesso, determinato dalla incapacità di altri. Dobbiamo ragionare come comunità, sapendo che se si è arrivati qui la colpa non è del Pd".

Berlusconi: "Solo noi stiamo rispettando il voto"

In occasione della sua visita a Malghe di Porzus, luogo di eccidio partigiano, Silvio Berlusconi ha commentato quello che sta succedendo tra centrodestra, M5s e Pd: "Siamo impegnati oggi a cercare una soluzione alla crisi politica, senza veti né preclusioni, rispettosa del voto espresso dagli italiani. Oggi purtroppo solo il centrodestra sembra davvero consapevole dell'importanza della posta in gioco, solo Forza Italia sta prendendo sul serio la richiesta di cambiamento e di soluzione dei problemi che è uscita dalle urne il 4 marzo". 

Boldrini: “Salvini non è fuori dai giochi”

“Matteo Salvini fuori dal governo? Per Laura Boldrini non è ancora detta l'ultima parola: "credo che i giochi non siano ancora chiusi", spiega a margine del corteo milanese per le celebrazioni del 25 aprile. L'ex presidente della Camera ha rilasciato un commento sull'apertura di Di Maio al Pd: "Personalmente vedo più punti di diversità e non di possibile congiunzione. Penso quindi che bisogna essere prudenti e capire che c'è la necessità nel nostro Paese di ricostruire un fronte progressista che possa dare alle persone anche la motivazione di ritornare alla politica, di fare politica e di crederci". 
Interpellata a margine del corteo milanese per le celebrazioni del 25 aprile, Boldrini spiega che queste sono "forme di unione non tanto naturali che scoraggiano". E dunque "direi che bisogna essere molto cauti". In ogni caso, conclude, "non la vedo di buon occhio".

Camusso: “Vediamo i programmi”

"A noi preme conoscere quali sono i programmi con i quali si immagina di costruire un governo". Il resto "riguarda le organizzazioni politiche". Così il leader della Cgil Susanna Camusso risponde a chi le chiede se ritenga che un eventuale governo con il M5s possa significare la morte del Pd. Interpellata a margine del corteo milanese per il 25 aprile, Camusso spiega tuttavia che "non si può esagitare il dramma del tempo". Anche perché "anche altri paesi europei hanno attraversato lunghe stagioni di attesa. L'importante è la qualità delle proposte e del programma". "Credo - aggiunge - sia importante sapere le cose che si intendono fare più chela data in cui si fanno".

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