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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Governo Pd-M5s, tentazione Rousseau per i pentastellati: "Consultiamo gli iscritti"

Un accordo di governo con il Pd andrebbe contro i "sacri principi" del Movimento, ovvero mai alleanze politiche - e non contratti - con altri partiti. I dubbi di Paola Taverna: "Spero ci sia il tempo per consultare gli iscritti". Fattori: "Non vogliamo più sentir parlare di Salvini"

I dubbi in casa pentastellata sono tanti: un accordo di governo con il Pd andrebbe contro i "sacri principi" del Movimento, ovvero mai alleanze politiche - senza "contratti", dimostratisi sostanzialmente inefficaci - con altri partiti. A nutrirne più di tutti è la pasionaria Paola Taverna, dal 2013 al senato della Repubblica con il Movimento 5 stelle, di cui è stata anche capogruppo. "I cinque punti programmatici proposti dal Pd "sono molto vaghi, potevano inserire anche la pace nel mondo... Non mi dicono nulla di particolare. Gli scenari ora sono quelli previsti in una Repubblica parlamentare, e bisogna attendere le consultazioni al Quirinale. Spero però che il Movimento abbia il tempo necessario per consultare i propri iscritti. Qualunque decisione verrà presa, sarebbe molto importante sentire il parere della gente sul web, sulla piattaforma Rousseau" dice in un'intervista al 'Fatto Quotidiano', la vicepresidente del Senato

Governo Pd-M5s, Taverna: "Giusto lasciare spazio al Quirinale"

"La democrazia diretta - sottolinea Taverna riferendosi ad uno dei punti del Pd che è la centralità della democrazia rappresentativa - è un obiettivo fondamentale. Parlano tanto di democrazia rappresentativa e allora iniziamo a renderla più efficiente e a risparmiare con il taglio dei parlamentari". "Io ho parlato in assemblea congiunta, dicendo che a mio avviso si poteva tornare tranquillamente al voto. Di certo sento il peso della prima legislatura, in cui - sottolinea ancora Taverna - mi trovavo in netta opposizione al Pd renziano. E mi riesce difficile ora pensare che Renzi e i suoi possano essere cambiati. Ma ora voglio lasciare lo spazio al Quirinale, al confronto tra partiti e alla consultazione degli iscritti".

Fattori (M5s): "Non vogliamo più sentir parlare di Salvini"

"Roberto Fico continui a fare il presidente della Camera e Luigi Di Maio "non assuma troppi incarichi che lo distraggano dal fare il capo politico". Elena Fattori, senatrice del M5s, esprime un giudizio sui nomi dei leader 5Stelle che sono già in circolazione, per andare a ricoprire incarichi di rilievo, in un eventuale governo M5s-Pd. Nel Movimento, dice tra l'altro la senatrice, il rapporto con la Lega viene considerato morto e sepolto e anche se c'è "un'ala assolutamente minoritaria. La stragrande maggioranza non vuole più sentir parlare di Salvini. Poi, come fare un nuovo governo è tutto da vedere". Allo stesso tempo, Fattori considera superabili i profondi contrasti e le polemiche feroci che ancora dividono M5s e Dem.

"Se siamo riusciti a reggere un governo appoggiato da Salvini e Siri, possiamo farcela", commenta riferendosi al possibile sodalizio con Renzi, Lotti e Boschi. Il totopremier è in pieno sviluppo e, tra gli altri, comprende anche Roberto Fico. Fattori osserva: "non faccio nomi. A me piacerebbe che Fico restasse presidente della Camera, una carica molto importante per il Movimento". E Di Maio potrebbe restare capo politico? "Il suo mandato è di 7 anni. Auspico che si dedichi a questo e non assuma troppi incarichi che lo distraggano da fare il capo politico". Sarebbe meglio, quindi, che non facesse più il ministro... "Se facesse il capo dei 5 Stelle - conclude - sarebbe già importantissimo".

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