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Martedì, 30 Aprile 2024
Movimento 5 Stelle

Niente commissioni parlamentari, Grillo: "Golpe in atto"

Il leader del Movimento 5 Stelle attacca Bersani, Berlusconi e Monti. Bocciata dall'aula di Montecitorio la proposta dei grillini di rinviare il voto alle commissioni speciali. L'ex comico: "Il Paese è al collasso e l'attività legislativa è bloccata"

Beppe Grillo è pronto allo scontro duro - addirittura ha occupato con le sue "truppe" di grillini le Camere - con i partiti dopo il blocco del lavoro delle commissioni parlamentari e ha definito i principali leader, Bersani, Berlusconi e Monti, "golpisti". Un affondo che è arrivato poco prima del no della Camera alla richiesta della capogruppo M5S, Roberta Lombardi, di rinviare il voto dell'assemblea sull'ampliamento dei poteri della commissione speciale presieduta da Giancarlo Giorgetti.

Lombardi ha ribadito che vanno avviate le commissioni permanenti e non ampliati i poteri della commissione speciale e a supporto della sua richiesta è intervenuto il deputato grillino Danilo Toninelli, secondo il quale l'avvio delle commissioni viene rinviato alla nascita del nuovo governo solo perché "le presidenze delle commissioni sono poltrone destinate agli esclusi da incarichi di governo".

Dunque il blocco delle commissioni resta. "Un suicidio" secondo Beppe Grillo: "Il MoVimento 5 Stelle vuole un Parlamento in pieno esercizio da ora. Il Paese è al collasso e l'attività legislativa è bloccata. Un suicidio. Commissioni subito o partiti commissariati. Il Parlamento deve ritornare a essere sovrano", ha scritto in un post dal titolo "I golpisti#Commissioni subito", in cui campeggia la foto di Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani e Mario Monti in divisa da colonnelli greci, in cui ha denunciato che "il golpe è iniziato da anni: un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento". Perché "l'Italia non è più una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica". In cui "i partiti hanno sostituito la democrazia" e "la volontà popolare è diventata una barzelletta".

"Da metà dicembre - ha argomentato ancora Grillo - il Parlamento è entrato definitivamente in coma, ormai ha un encefalogramma piatto. Scioglimento delle Camere anticipato (e non necessario), nuove elezioni e dopo quattro mesi non sono ancora state formate le Commissioni parlamentari che hanno il compito di esaminare i disegni di legge. Non c'è alcun impedimento costituzionale o di altro tipo per istituirle, ma i partiti non le vogliono. Il motivo è semplice. In Parlamento c'è ora un nuovo arrivato, un imprevisto, il M5S che vuole avviare al più presto una serie di leggi che per Pdl e Pdmenoelle sono come l'aglio per i vampiri".

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