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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

Intelligenza artificiale: la nomina di Giuliano Amato irrita Meloni e diventa un caso sui social

L'ex premier, 85 anni, è stato messo a capo della commissione che dovrà occuparsi delle ricadute dell'AI nel mondo dell'informazione. Meloni si sarebbe indispettita per una questione di metodo. Ma tra l'opinione pubblica serpeggia anche un diffuso scetticismo legato all'età e al curriculum di Amato: il suo omologo inglese ha 38 anni, una laurea a Cambridge in ingegneria informatica ed è un esperto di intelligenza artificiale

La premier Giorgia Meloni sarebbe "irritata" (così viene definita dalle agenzie di stampa) per la nomina Giuliano Amato a capo del comitato ad hoc sull'intelligenza artificiale, l'organismo nato per studiarne l'impatto sul mondo dell'informazione. Ad annunciare la nascita del comitato era stato lo scorso 18 ottobre il sottosegretario con delega all'editoria Alberto Barachini, senatore di Forza Italia. Secondo le agenzie di stampa, che citano fonti di governo, a indispettire la presidente del Consiglio sarebbe stata la mancanza di comunicazione della scelta assunta, di cui Palazzo Chigi sarebbe rimasta sostanzialmente all'oscuro. L'irritazione della Meloni dunque non sarebbe legata al nome di Amato in sé, che pure aveva suscitato perplessità e anche qualche ironia nell'opinione pubblica per via della sua età, bensì al metodo scelto da Forza Italia che non avrebbe messo al corrente il governo.

Il confronto tra Amato e il suo omologo inglese

Il nome di Amato dunque non sembra in bilico. A presiedere il comitato sull'intelligenza artificiale (che dovrebbe riunirsi per la prima volta proprio oggi) ci sarà proprio l'ex premier eletto per la prima volta come deputato nel 1983 con il partito socialista. Già parlamentare di lungo corso nella sua carriera politica Amato è stato più volte ministro e ha ricoperto un'infinità di ruoli di prestigio, tra cui quello di presidente della Corte costituzionale e dell'Antitrust. Ora si occuperà anche di intelligenza artificiale: il comitato dovrà analizzarne lo sviluppo e le ricadute nel settore editoriale e dell'informazione.

Al netto delle schermaglie politiche tra i partiti di maggioranza, in molti sui social hanno espresso scetticismo per la nomina di Amato, che ha 85 anni e un curriculum invidiabile che però non appare in linea con il compito che andrà a svolgere. In tanti, in particolare, hanno messo a confronto la sua esperienza in ambito informatico con quella del suo omologo inglese.

Nel Regno Unito l'esperto nominato dal governo per studiare i rischi dell'intelligenza artificiale è infatti il 38enne Ian Hogarth, imprenditore digitale con una laurea in "information engineering" conseguita a Cambridge, vari master in machine learning e un'esperienza sviluppata sul campo proprio nel settore dell'intelligenza artificiale. Insomma, una personalità di primo piano nel campo dell'informatica e delle nuove tecnologie tant'è che nel suo curriculum può vantare anche la creazione di due start up (poi vendute) basate proprio sull'AI. 

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