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Venerdì, 26 Aprile 2024
Referendum

Polemiche sulle 'matite cancellabili', il Viminale assicura: "Sono indelebili"

Da Rivarolo a Catania, da Agrigento a Roma: in diversi seggi è stato denunciato l'uso di matite non indelebili. Il Codacons annuncia esposti in 140 Procure. Ma un test eseguito nel seggio di Grillo dà torto ai complottisti: "Tutto regolare"

Le urne sono ancora aperte e già si evocano borgli e complotti. Già dalla mattina, le forze dell'ordine sono dovute intervenire per verificare alcune denunce in merito all'uso (presunto) di matite cancellabili nei seggi. La prima denuncia arriva da un seggio di Agrigento, dove una elettrice  ha denunciato irregolarità nella sezione 52, alla scuola "Federico II", del Villaggio Mosè. Secondo quanto è stato sostenuto dalla donna, la matita che le era stata data per votare la scheda del referendum non sarebbe stata indelebile. L'espressione del voto avrebbe potuto essere cancellata, dunque, con qualsiasi gomma. 

Al seggio si sono vissuti momenti di concitazione e di rabbia, come racconta AgrigentoNotizie. Il referendum è stato bloccato fino a quando non è stata evidenziata l'irregolarità. Sul posto, si sono precipitati i carabinieri e i poliziotti della Digos. Quando la Digos è arrivata alla sezione 52, però, già si era tornati a votare, ma si era, nel frattempo, formata una lunga coda di elettori in attesa di espriremere la propria preferenza.

Su internet, al momento, imperversano accuse, critiche e proteste. Vengono segnalati anche altri casi di anomalie in altri istituti scolastici. Casi che, però, al momento, non risultano alla Digos.

L'elettrice viene ascoltata dalla polizia di Stato e se vorrà, naturalmente, potrà formalizzare una denuncia. 

Passano pochi minuti ed ad evocare possibili brogli è addirittura un personaggio in vista dello spetaccolo, notoriamente legato al fronte del No: Piero Pelù. Anche lui sostiene di aver presentato denuncia per l'uso di una matita cancellabile nel suo seggio. Nei commenti però c'è chi fa notare che la matita è cancellabile su carta normale ma non sulla scheda. Questo il messaggio lasciato su Facebook dall'artista. 

Anche in altri seggi italiani è scoppiata la protesta, da Rivarolo a Catania. Caos e denunce anche in due seggi romani. Secondo il Secolo XIX, tutto sarebbe partito da un messaggio diventato virale su WhatsApp: "La matita che vi forniscono per votare non è cancellabile. Portatevi una gomma da cancellare nel seggio, Votate è provate se realmente il voto non si cancella. In caso contrario chiamate le autorità competenti e denunciate l'irregolarità di svolgimento elezioni. Condividete il messaggio. Lo stato si beffa degli ingnoranti (sic)... informiamoci ...forza!" .

Il Codacons, associazione di tutela dei diritti di cittadini e consumatori, ha preannunciato esposti al Viminale e a 140 Procure, rendendo note "numerosissime segnalazioni di matite cancellabili da diverse parti d'Italia". Al seggio genovese di sant'Ilario, fra i cui elettori c'è Beppe Grillo, per questa ragione le operazioni di voto sono rimaste sospese e sono stati chiamati i Carabinieri. Secondo un video pubblicato da Repubblica, tuttavia, proprio nel seggio di Sant'Ilario un elettore avrebbe fatto il test della matita. Il risultato ha sconfessato le teorie del complotto: la matita risultava indelebile. Sta di fatto che dopo le polemiche sul caso è dovuto intervenire il Ministero degli Interni. 

LA REPLICA DEL VIMINALE - "Le matite cosiddette copiative sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale". E' quanto specifica il ministero dell'Interno dopo le diverse segnalazioni di matite non indelebili nei seggi. "Le Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti", hanno spiegato dal ministero.

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