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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Chiamatelo Luca Cordero "Mario" di Monti-zemolo

Il premier rinvia la conferenza stampa di fine anno e incontra Montezemolo, Casini, Cesa e Riccardi per gettare le basi del nuovo 'grande' centro.

Un incontro per gettare le basi dell'Italia del futuro. Presenti, i vertici Udc Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa, il fondatore di Italia Futura, Luca Cordero di Montezemolo, il ministro Andrea Riccardi.

Al centro dell'incontro, il ruolo dell'attuale premier come futuro 'aggregatore' del grande centro che, da tempo, l'ex presidente Ferrari va progettando.

Perché se l'idea di una Lista Monti non è di facile attuazione - Mario Monti non ha ancora deciso se candidarsi - si fa sempre più percorribile la strada di una 'federazione dei moderati' attorno proprio a Luca Cordero di Montezemolo.

L'incontro odierno aveva come obiettivo tastare il terreno per l'eventuale candidatura di Mario Monti e - con l'occasione - di presentare al premier il progetto "RiMontiamo l'Italia", o meglio "Ri-Monti-amo l'Italia" che domani vedrà la luce con un'inziativa promossa da esponenti del percorso "Verso la Terza Repubblica" - formazione ispirata da Montezemolo.

Ad aprire i lavori dell'iniziativa saranno il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto della Vedova, quello Udc, Gianluca Galletti, e la deputata ex Api (ex rutelliana) Linda Lanzillotta. E all'iniziativa parteciperanno, ma senza intervenire, Casini e Fini.

Comunque vada - candidato o non candidato premier - Mario Monti una decisione l'ha presa e l'ha comunicata ai suoi fedelissimi, Enzo Moavero e Andrea Riccardi: nei prossimi giorni annuncerà "pieno appoggio" alle forze politiche che, fin dalla sua salita a Palazzo Chigi, gli sono state fedeli: "Verso la Terza Repubblica" di Montezemolo, l'Udc di Casini, Fli di Fini.

MONTEZEMOLO. L'ex presidente Ferrari ha in mente un solo obiettivo: raggiungere - con la federazione dei moderati - una quota elettorale tra il 15 e il 20 percento e poter così determinare le sorti della prossima legislatura e, magari, 'costringere' il Pd a rivolgersi al centro per un possibile governo di centro-centrosinistra.

I CANDIDATI. Montezemolo sarà leader ma non candidato per lasciare spazio - come anticipa La Stampa - a nuovi volti che dalla società civile sono pronti a sbarcare in Parlamento: il presidente delle Acli Andrea Olivero, il fondatore della Margherita e presidente della provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, il magistrato Stefano Dambruoso, l’economista Irene Tinagli, il collaboratore di Banca Mondiale e Fed Raul Minetti, il rettore dell’Università per stranieri di Perugia Stefania Giannini, il generale Francesco Camporini, il preside di Tor Vergata Beniamino Quintieri.

CASINI. Nella conferenza stampa 'post incontro' con Monti, il leader dell'Udc ha spiegato che il professore "ha già deciso del suo futuro" ma dirà al paese cosa farà "nei prossimi giorni". Quanto alla scelta dell'Udc di appoggiare Monti come politico, Casini ha spiegato che gli italiani "pur avendo fatto sacrifici, pur lamentandosi, sanno che Monti è l'unica scelta seria mentre dall'altra parte ci sono buffonate o incognite".

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