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Sabato, 27 Aprile 2024
Tra politica e gossip

Affittano "casa Berlusconi" e scoprono un passaggio segreto

La nuova sede dell'Associazione Stampa Estera nel "chiacchierato" piano nobile di Palazzo Grazioli, che fu residenza romana del defunto ex presidente del Consiglio

"Da sede dei Bunga Bunga di Berlusconi a sede dei corrispondenti esteri". Non usa mezzi termini il quotidiano spagnolo El Correo per raccontare che nella celebre dimora di Palazzo Grazioli, che fu residenza del defunto ex presidente del Consiglio dal 1995 al 2020, c'è ora la nuova sede dell'associazione della Stampa Estera, che ha lasciato lo storico palazzo di via dell'Umiltà. La notizia ha incuriosito la stampa di mezzo mondo e il tono dei titoli e degli articoli non è sempre edificante. "Riconversione: a cosa serve oggi la lussuosa residenza romana dove Berlusconi organizzava i suoi sex party" titola l'argentino La Nacion.

Per Berlusconi "covo di comunisti", ora Stampa Estera attende Meloni

Lo scoppiettante articolo firmato dalla corrispondente in Italia, Elisabetta Piquè, racconta alcuni retroscena del giorno dell'inaugurazione, che si è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dei ministri Tajani e Urso. "Dopo il taglio del nastro, in uno spazio suggestivo di 1.600 metri quadrati, che fungeva da residenza e ufficio politico del carismatico ex primo ministro - si legge nell'articolo - tutti cercavano la stessa cosa: dove, in questo imponente appartamento, ora ristrutturato e dotato di sale conferenze, uffici, bar, sala da pranzo e altri spazi per i corrispondenti, è la sala che il Cavaliere utilizzava per le sue feste? Dov'era il famoso 'lettone' di Berlusconi, che gli era stato regalato nientemeno che dal suo amico russo Vladimir Putin?".

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La porta nascosta

Ad alimentare il gossip, la presenza di una "porta segreta" dietro una libreria che svela la presenza di una scala che porta a un'uscita sul retro dell'enorme appartamento. "Un buon modo per consentire agli ospiti della festa di andarsene in fretta?" si chiede il corrispondente del Times, Tom Kingtom, che posta la singolare scoperta. Laconica la presidente dell'associazione, Esma Cakir: "Qui - racconta - Berlusconi faceva le conferenze stampa contro gli avversari e tra l’altro lui stesso non venne più a parlare con la stampa estera per vent'anni, nonostante le nostre insistenze, perché ci riteneva ‘giornalisti scomodi’. Alla fine la storia ci ha portati qui". 

"Eravamo disperati - continua Cakir - perché al centro di Roma non c'erano luoghi idonei per noi. Alla fine avevamo quasi smesso di cercare, ma un agente immobiliare ci ha consigliato il piano nobile di Palazzo Grazioli, specificando che era l'ex dimora di Silvio Berlusconi. Inizialmente avevamo pensato a una presa in giro, non pensavamo fosse possibile mettere tutti i corrispondenti a casa di Berlusconi, ma siamo andati a vederlo. È iniziata come uno scherzo, ma poi si è rivelata un'opzione positiva per noi".

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