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Venerdì, 26 Aprile 2024
LAVORO

Mutui, cambia tutto: ora anche i precari hanno una speranza

Aumentano i contratti a tempo indeterminato e Unicredit fa sapere che cambierà i criteri per concedere i mutui ai privati. Ma la rottamazione di Matteo non c'entra: il Jobs Act non è ancora entrato in vigore

I contratti a tempo inderminato sono aumentati del 38% nel giro di due mesi: ad annunciarlo è il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ha diffuso i dati sulle nuove assunzioni. Ci sarebbero 79mila lavoratori stabilizzati in più rispetto al 2014. Intanto da Unicredit arriva l'annuncio: il gruppo bancario ha deciso di applicare, per la concessione dei prestiti ai privati, gli stessi criteri di valutazione adottati per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato anche ai lavoratori che godranno del nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, introdotto dalla riforma del lavoro. 

Sembra proprio che il mondo del lavoro sia sul punto di rimettersi in marcia. Ma ancora il Jobs Act non è entrato in vigore, anche se il governo ha fatto sapere che con l'introduzione della riforma del lavoro i dati in positivo dovrebbero continuare a crescere. 

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MENO PRECARI - Secondo le prime analisi, a fare aumentare le assunzioni a tempo indeterminato sarebbe stata la decontribuzione Inps fino a 8mila euro per ogni nuovo assunto, inserita nella legge di stabilità, che ha consentito alle imprese di beneficiare di sgravi per le nuove assunzioni. Lo stesso Poletti ha infatti: "Fino ad ora abbiamo volato con un motore, da marzo avremo due motori e vedremo quello che sta succedendo". 

PIU' MUTUI AI PRIVATI - Il gruppo Unicredit intanto ha fatto sapere che le banche ricominceranno a concedere mutui. O meglio lo faranno anche a chi non ha il "classico" contratto a tempo indeterminato, ma anche a chi lavorerà con il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, recentemente introdotto dalla riforma del lavoro. 

Per la banca, infatti, la nuova forma contrattuale prevista dal Jobs Act è del tutto equiparata a quella fin qui prevalente, sia dal punto di vista della valutazione creditizia che dell'offerta commerciale. "Ciò significa - ha sottolineato Gabriele Piccini Country Chairman Italy - che i nuovi assunti, superato il periodo di prova, potranno accedere a mutui e prestiti secondo i criteri normalmente in uso, che in linea con le evoluzioni del mondo del lavoro valorizzano la continuità lavorativa indipendentemente dalla tipologia di contratto e dalla dimensione aziendale". 

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