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Sabato, 27 Aprile 2024
Referendum

Sabrina Ferilli: "Al referendum voterò no, voglio bene al mio Paese"

In un'intervista al settimanale 'Chi' l'attrice si dice preoccupata da una possibile deriva autoritaria: "Credo nella Costituzione, non c'è bisogno della dittatura per sollevarsi dalla burocrazia"

"Al referendum voterò no, voglio bene a questo Paese, guardo avanti, ho memoria e voto no. Io credo che nella Costituzione ci sia tutto, c'è solo bisogno di una politica onesta che la applichi". Così una battagliera Sabrina Ferilli spiega in un'intervista esclusiva pubblicata dal settimanale Chi nel numero in edicola da mercoledì 9 novembre, i motivi per cui voterà "no" al prossimo referendum costituzionale.

"Questo è un governo che ha la maggioranza assoluta e che ha fatto passare tantissime leggi - osserva l'attrice -, credo più della Francia secondo qualche statistica che leggevo nei giorni scorsi. Quindi la teoria che il modo di fare passare una legge adesso sia giurassico oltre che troppo lento viene smontata dai fatti".

La Ferilli dice di credere nella buona fede di chi vota sì "ma io, il fatto di mettere in mano tutto il potere a maggioranze assolute dicendo 'prima non lo avevamo fatto perché noi uscivamo dalla seconda guerra mondiale', ebbene, non credo che la democrazia si possa permettere certi meccanismi. E che la deriva, populista o autoritaria, sia sempre dietro l'angolo".

"Non è un fatto di età e di altro", spiega ancora l'attrice, reduce dal successo della fiction Rimbocchiamoci le maniche, "è una questione di memoria. Anche smantellare i piccoli partiti, che sono la democrazia, con il pretesto che così è più veloce legiferare o è più facile la macchina amministrativa, non è una sciocchezza, è una resa. C'è bisogno della dittatura per sollevarsi dalla burocrazia che assilla il Paese? Beh, così sono capaci tutti quanti".

Una passione politica che Sabrina condivide da sempre con la famiglia. "Per una volta voteremo compatti per il no. Mio padre, che ha 80 anni, è una persona che sa bene cosa può succedere. Lui è nel Pd, ma fa parte dei comunisti rimasti lì dentro e che ripetono: 'Mai più'. Ripeto, nella Costituzione c'è già tutto. Basta applicarla bene. Poi Renzi è un ragazzo vigoroso, che sta lì, ci prova. Però nei fatti quello che è passato è molto poco rispetto a quello che si racconta". 

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