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Venerdì, 26 Aprile 2024
Referendum

Referendum, Laura Puppato cacciata dall'Anpi: "Decisione inaudita"

Il senatore dem Stefano Esposito: "Follia stalinista"

Cacciata dall’Anpi per il suo sì al referendum costituzionale. E’ quanto denuncia la senatrice del Pd Laura Puppato che si è vista negare il rinnovo della tessera  dalla sezione di Montebelluna (Treviso) dell'Associazione nazionale partigiani. Una decisione che, secondo la Puppato, è di fatto una epurazione. 

"È una cosa incomprensibile e inaudita - protesta la senatrice - Qui qualcuno è uscito fuori dal seminato e non sono io. Quando i valori delle persone, le loro convinzioni, la loro storia non contano nulla e ha valore solo combattere un primo ministro giovane che si chiama Matteo Renzi, si è perso il senso della misura, il senso dei valori che i partigiani ci hanno tramandato". E ancora: "Il clima che si respira oggi in ANPI è molto triste", afferma la Puppato. "Non è importante il valore delle persone, la loro storia, il loro impegno per la democrazia bensì essere o meno al governo del Paese, come se stare a fianco di Casa Pound potesse essere accettabile solo per condividere un 'no' che sa di odio verso il Premier Renzi". 

La senatrice ha poi annunciato che farà ricorso ai probi viri, "non per me ma per chi è morto per permettermi di vivere in una Repubblica democratica". 

Sul caso, tra gli altri, è intervenuto su Twitter il senatore dem Stefano Esposito: "Ho sempre evitato qualunque commento sul no Anpi a referendum costituzionale ma espellere Laura Puppato perché vota sì è follia stalinista".

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