Fischi per gli 80 euro: Renzi contestato all'assemblea di Confcommercio
La promessa che l'Iva non aumenterà non ripara il premier dalla rabbia dei commercianti. Il presidente Sangalli: "Molti dati mettono in dubbio il teorema che la crisi sia alle spalle"
Crescono i lavoratori con contratti a tempo indeterminato, + 341mila nel primo trimestre dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2015: i dati diffusi dall'Istituto nazionale di Statistica aiutano il presidente del consiglio a superare i malumori degli imprenditori riuniti nell'annuale assemblea generale di Confcommercio. La platea ha riservato al premier un'accoglienza fredda che si è tramutata in fischi all'indirizzo del palco quando Matteo Renzi nel suo intervento ha citato il bonus da 80 euro.
LA CONTESTAZIONE - "Grandissimo rispetto per chi ritiene gli 80 euro una mancia elettorale, sono contento di averli dati - ha detto Renzi - E' una valutazione che rispetto" ha detto il presidente del Consiglio prima di ribattere ai commercianti: "Che non fossero apprezzati da voi lo sapevamo da tempo ma che fossero una misura di giustizia sociale verso gente che non guadagna 1200 euro al mese lo rivendico con forza. Fischiatemi pure, ma la politica deve essere con la P maiuscola".
"Dal febbraio 2014 sono 455.000 posti in più, più 390.000 a tempo indeterminato. Aver cancellato l'articolo 18 non ha tolto diritti, non ha permesso di licenziare ma di assumere". "L'Italia deve guardarsi con occhi di verità allo specchio - ha aggiunto Renzi rivolgendosi alla platea di Confcommercio -, i dati positivi sulla disoccupazione riguardano gli altri e non voi. La ripresa ha coinvolto soprattutto altri settori". "Aver cancellato l'articolo 18 non ha tolto dei diritti ma ha consentito alle imprese di assumere ma i lavoratori autonomi e la piccola impresa sono ancora in condizioni di difficoltà, Jobs act ha dato risultati positivi ma ancora non basta", ha concluso.
