Da Trieste, dove è intervenuto a un comizio elettorale in appoggio alla candidata del Pd alla presidenza del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, interpellato dalla stampa, ha fatto capire di aver mal digerito l'esclusione da grande elettore per la presidente della Repubblica.

"Qualcuno mi aveva detto: vai avanti tranquillo, non c'è problema, ti votiamo. E poi da Roma - ha attaccato Renzi- è arrivata qualche telefonata per fare il contrario. Sono cose che succedono, ma non mi abituerò mai alla doppiezza".

"Io sono uno che parla una lingua sola, talvolta in modo anche un po' troppo franco e brutale, però quello che dico, lo dico in faccia. Invece altri ti dicono una cosa in faccia e te ne fanno un'altra dietro le spalle. Contenti loro, contenti tutti".

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E ancora: "Hanno scelto di mandare come delegato regionale - ha aggiunto il sindaco di Firenze - un autorevole personaggio della politica e del mondo bancario senese. Auguri, in bocca al lupo e che rappresenti bene la Toscana. Io me ne faccio una ragione", ha affermato.

Sulla questione elettorale, Renzi ribadisce la sua posizione: "Se ci saranno nuove elezioni vedremo cosa accadrà. Ora come ora sono fuori dai giochi della politica romana. Ora sto facendo il sindaco della mia città". Quindi, un auspicio: "Spero si vada alle elezioni il prima possibile. Se Bersani e Berlusconi riterranno più opportuna qualche forma di accordo nell'interesse del Paese, spero lo facciano al più presto".