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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Sondaggi, Renzi e governo al minimo nei consensi: Grillo rimonta

Fiducia e gradimento al minimo per Palazzo Chigi e il leader del Pd: risultati elettorali deludenti, un governo più debole e gli avversari che resistono o come nel caso del M5s rimontano nei consensi

ROMA - Il successo alle elezioni europee è ormai un lontano ricordo per Matteo Renzi. Secondo i dati di un sondaggio condotto da Demos per l'Atlante Politico e pubblicato dal quotidiano la Repubblica, il governo e il Partito democratico hanno perso molti consensi rispetto ai mesi scorsi. Le stime elettorali mostrano che il Pd è sceso al 32%, quasi nove punti in meno rispetto alle Europee del maggio 2014 e quattro punti in meno rispetto al sondaggio dello scorso marzo.

Si tratta del dato più basso da un anno a questa parte. Al contrario, il Movimento 5 stelle tocca il suo livello più alto raggiungendo il 26%. Dopo il buon risultato alle elezioni regionali, i grillini tornano così a candidarsi come primi contendenti del Pd. La Lega di Matteo Salvini e Forza Italia inseguono a distanza, entrambi intorno al 14%.

Logorato dagli scandali di Roma, dalle polemiche interne e dalla delusione delle ultime comunali, il Pd perde fiducia e consensi. Con l’elettorato che guarda nuovamente verso il Movimento 5 Stelle e fa pareggiare i conti tra gli ex alleati Forza Italia e Lega Nord. Rispetto alle consultazioni per il Parlamento europeo di un anno fa i democratici, guidati dal premier, scendono al 32.2%. Di fatto 8.6 punti in calo rispetto alle elezioni del maggio dell’anno scorso (40.8) e anche 4.4 in meno anche rispetto al sondaggio dello scorso marzo. Appare scontato quindi che il 76% degli intervistati consideri l’esecutivo più debole dopo il voto.

Matteo Renzi nel salotto di Bruno Vespa

Il dato peggiore degli ultimi mesi, che appare più preoccupante per il Pd se si considera il recupero degli eletti guidati da Beppe Grillo che toccano il livello più alto degli ultimi tempi: il 26.1%. Il Carroccio di Matteo Salvini e Forza Italia guardano da lontano, ma agguantano rispettivamente il 14 e il 14.2%. Gli azzurri sembrano quindi resistere all’avanzata leghista guadagnando 0.7 punti percentuali, anche se il partito di Silvio Berlusconi ne ha persi 4.6 rispetto alle Europee. Sel e gli altri partiti di sinistra raggiungono il 5.2%, Ndc-Udc stabili al 3.5%. Il sondaggio rileva anche il peggior giudizio per il governo dal febbraio 2014, quando era il 56% degli intervistati a dare un voto sufficiente a superiore al 6 a Palazzo Chigi: a giugno 2015 si attesa al 39%. Un calo di un punto percentuale al mese, in pratica.

RENZI A ROMA: CONTESTAZIONE IN PIAZZA | FOTO INFOPHOTO

IL GRADIMENTO DEI LEADER - Alla domanda che voto darebbe su una scala da 1 a 10 ai seguenti leader gli intervistati che hanno dato un voto uguale o superiore alla sufficienza al segretario Pd sono il 41% (erano il 49% a marzo): di fatto il peggior dato rispetto al settembre 2012, 37% al segretario della Lega (32), il 31% a Beppe Grillo (25), il 30% a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia (33), stabile Maurizio Landini al 28% (29), Berlusconi al 27% (24), Vendola si attesta al 25% (26), per Angelino Alfano la percentuale è al 24% (29).

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