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Lunedì, 29 Aprile 2024

Dipendente di Green Hill intercettato al telefono: "Uccidiamo i cani"

Nuova denuncia degli attivisti contro l'azienda che alleva beagle da laboratorio

«..Sì è meglio che li sopprimo adesso perché altrimenti vanno nell’anagrafe canina…». A parlare, registrato a sua insaputa, sarebbe un operaio al telefono che lavora dentro Green Hill. Sembra materializzarsi il terrore di tanti attivisti. Che i cani vengano soppressi perché “inadatti” per i laboratori.

Il Corriere.it riprende oggi l'ultima denuncia degli attivisti di "Fermare Green Hill".

Il coordinamento sostiene che «questa è la prova che i cani vengono soppressi senza reali motivi sanitari», cioè per gravi malattie. E questo sarebbe illegale, come la pratica – se sarà confermata – che a praticare l’eutanasia non sono solo i veterinari, ma anche gli operai. «Li sopprimo adesso perché altrimenti vanno nell’anagrafe canina». Anche questo passaggio della registrazione – secondo gli attivisti – «dimostra l’esistenza di cani “fantasma”, uccisi o venduti prima dell’iscrizione, ma formalmente inesistenti».

E' questo solo l'ultimo capitolo della battaglia tra animalisti e l'azienda che alleva beagle da laboratorio. Con il copione di sempre: gli attivisti denunciano, Green Hill nega.

A consegnare la registrazione un ex dipendente che quei cani li ha visti con i suoi occhi. Un’attivista del coordinamento Fermare Green Hill è sicura. «E’ una fonte attendibile, l’ho conosciuto, è un’ex dipendente». L’azienda di Montichiari invece respinge qualsiasi accusa e si trincera dietro l’archiviazione del fascicolo d’indagine della procura di Brescia. «Ha dimostrato che era tutto regolare», spiegano.

Fonte: Corriere.it →
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