L'infermiera ucraina che twittava "sto morendo" è una convinta neonazista
Un giornalista del Manifesto non si è accontentato delle versioni ufficiali circolate ieri e si è messo a indagare per capire chi sia Olesya
Ieri la notizia è rimbalzata sui siti di tutto il pianeta.
Grande emozione aveva suscitato il tweet di Olesya, dalle piazze infuocate di Kiev, Ucraina.
Quando un proiettile l'ha colpita al collo mentre protestava e la sua giacca da infermiera si è macchiata di sangue, Olesya Zhukovskaya con uno scatto è diventata un simbolo in tutto il mondo, postando il suo ultimo tweet: "Sto morendo".
Un giornalista del Manifesto però non si è accontentato delle versioni ufficiali e si è messo a indagare per capire chi sia Olesya. Risultato?
Simone Pieranni scrive:
"Ieri i media di tutto il mondo — quelli specie gli italiani — hanno servito un «simbolo» degli scontri di Kiev: l’infermiera Olesya Zhukovska che, ferita nella battaglia, twittando «Muoio» è diventata «martire di Maidan». In realtà è ancora viva e il suo viso angelico ha finito per rappresentare l’Ucraina che «vuole l’Europa, contro il regime filo russo». Ieri però su Vkontakte, il facebook russo, lei ha raccontato la sua storia e la sua militanza. Proviene dalle regioni occidentali, le più anti russe, serbatoio delle forze in piazza a Kiev. E non solo. Perché Olesya ha sottolineato di fare parte di Praviy Sektor (Settore Destro), gruppo non solo di destra, ma propriamente neonazista e tra i più antisemiti e violenti nella piazza di Kiev. Sì, è il simbolo della «rivolta» ucraina".
Una storia quindi più complessa di quella fatta circolare dai media di tutto il mondo.