rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024

Morì per una trasfusione con sangue infetto: maxi risarcimento alla famiglia

A 33 anni dalla morte di un uomo a Latina, il giudice ha riconosciuto un risarcimento agli eredi

E' morto 33 anni fa per una cirrosi al fegato. E oggi agli eredi è stato riconosciuto un risarcimento pari a 2 milioni e 400mila euro, scrive LatinaToday.

Con una sentenza emessa lo scorso 4 luglio, il Tribunale di Roma ha accertato che il decesso di un uomo di Latina avvenuto nel 1986 è la conseguenza immediata e diretta di numerose sacche di sangue infetto somministrate nel 1973 presso l'Ospedale Goretti. L'avvocato Renato Mattarelli, che ha assistito la famiglia dell'uomo morto all'età di 74 anni, ha ricostruito la vicenda clinica del paziente che era stato trasfuso nel capoluogo riuscendo a dimostrare il nesso causale fra le trasfusioni di sangue infette dell'epatite B con il decesso dell'uomo.

Una causa che ha presentato non poche difficoltà tanto che, nella sentenza, il giudice Lilia Papoff scrive che l'azione giudiziaria è stata di “...particolare complessità tecnica... e dell'esito incerto...”. Fra i problemi sollevati, quella della prescizione del diritto al risarcimento agli eredi, visto che quando è stata iniziata la causa nel 2014 erano trascorsi quasi trent'anni dalla morte dell'uomo.
 

Fonte: LatinaToday →
Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morì per una trasfusione con sangue infetto: maxi risarcimento alla famiglia

Today è in caricamento