Bollette, come difendersi dalla "truffa del Pod"

Una nuova truffa rischia di far piangere decine italiani, spesso anziani, che in buona fede o per distrazione non prestano molta attenzione e si ritrovano abbonati a sorpresa a nuovi servizi di energia elettrica e gas senza mai averne fatto richiesta. Lo denuncia l'Adnkronos. A mietere più vittime è la cosiddetta "truffa del POD".

Il codice POD, come il PDR, è un numero identificativo dell'utente di luce e gas, che si trova di solito sulla parte superiore della bolletta. I truffatori usano proprio questi codici, insieme ai dati personali degli utenti, per intestare "sul filo della legge" nuovi contratti o addirittura cambiare il gestore. Come ci riescono? Raggirando gli ignari o ingenui utenti al telefono o bussando direttamente a casa. 

Un call center infatti chiama l'utente a nome di un generico "principale gestore italiano di luce (o gas)", chiedendo chiarimenti sui dati personali e sui codici presenti sulla bolletta perché secondo loro l'utente sta pagando troppo e quindi sono disposti ad applicare una tariffa più conveniente. Ovviamente si tratta di una truffa. Come difendersi? Evitando di fornire dati sensibili e avvertire la propria società di luce o gas se queste telefonate diventano sempre più insistenti. 

E come comportarsi quando ci si ritrova davanti alla porta di casa dei giovani "operatori" della stessa fantomatica azienda, magari anche dotati di cartellino di riconoscimento?  La tecnica usata per il raggiro è la stessa già testata per telefono: verificare l'importo delle ultime bollette per convincere l'utente che sta pagando troppo e proporre così una "soluzione", dove aver sbirciato per bene dati e codici. Per evitare brutte sorprese è necessario stare molto attenti e non mostrare mai le bollette a nessuno e soprattutto non firmare mai qualsivoglia documento.