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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Cos'è la paralisi del settimo nervo cranico facciale che ha colpito Simona Ventura

Quali possono essere le cause e le cure per la malattia che ha colpito la conduttrice di "Citofonare Rai2"

Simona Ventura ha spiegato di essere stata colpita dalla paralisi del settimo nervo cranico (o nervo facciale). "Giovedì mattina mi sono svegliata con la parte sinistra bloccata. Ero a Roma con Giovanni (Giovanni Terzi, suo compagno, ndr) e mi sono spaventata. Poi ho fatto le analisi e gli esami di rito che hanno confermato che si tratta della paralisi del settimo nervo cranico facciale" ha raccontato la conduttrice al Corriere della Sera, aggiungendo anche di essere in cura con un cortisone e un antivirale per scongiurare eventuali infiammazioni. 

Ma cos'è esattamente la paralisi del settimo nervo cranico facciale? Quali sono le cause e come si guarisce? Il sito Gruppo San Donato precisa che la paralisi è dovuta al danneggiamento del nervo facciale (il settimo nervo cranico, appunto) che dalla scatola cranica arriva fino all'orecchio e ai muscoli mimici del volto e ha la funzione di regolare la mobilità del volto e controllare il condotto uditivo e il senso del gusto. Si tratta di un nervo cosiddetto pari, ovvero presente in 2 copie, una per ciascun lato del viso, e simmetrico.

Le cause della paralisi del nervo facciale possono essere diverse. La più frequente è l'infiammazione del nervo facciale che dà origine alla cosiddetta paralisi di Bell che compare improvvisamente e di solito colpisce una sola metà del volto. "La paralisi di Bell è una neuropatia periferica che può manifestarsi a qualsiasi età senza una causa precisa. Ci sono tuttavia alcune evidenze che la mettono in relazione con la riattivazione del virus herpes simplex o il virus della varicella zoster" spiegano al sito Gruppo San Donato gli specialisti Matteo Marino, chirurgo plastico di Palazzo della Salute e responsabile dell’unità di chirurgia plastica del Policlinico San Pietro, e il dottor Fabio Consiglio, chirurgo plastico della sua equipe. Altre cause possono essere traumi, tumori (in particolare il neurinoma acustico), ictus cerebrale, diabete, trauma ostetrico al momento della nascita.

Per quanto riguarda la cura della paralisi facciale, nel caso sia secondaria a tumori, ictus o diabete, la terapia dovrà intervenire per curare la causa sottostante. Se, invece, si tratta di una paralisi senza cause apparenti, possono essere indicati corticosteroidi o antivirali per ridurre l'infiammazione, colliri e pomate per lubrificare e prevenire problemi oculari, terapie fisiche con massaggi ed esercizi mirati per riequilibrare e rilassare i muscoli facciali. "La prognosi della paralisi di Bell è molto buona: in circa il 75% dei casi si verifica un pieno recupero entro 2 o 3 mesi" precisano ancora gli specialisti: "Ci sono però pazienti che non hanno una guarigione completa e richiedono un ulteriore supporto e trattamento medico o chirurgico (plastico)".

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