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Domenica, 28 Aprile 2024
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Lk-99 potrebbe cambiare la nostra vita

Un nuovo materiale superconduttore a temperatura ambiente è stato presentato da un team di ricercatori coreani: se le sue proprietà saranno confermate Lk-99 aprirebbe le porte a un'incredibile rivoluzione tecnologica

La posta in gioco non potrebbe essere più alta. Un team di ricercatori coreani ritiene, infatti, di aver individuato un materiale che esibisce proprietà di superconduzione a temperatura ambiente, e in condizioni di pressione normali. Se confermata, la scoperta potrebbe rivoluzionare la tecnologia in campi che vanno dai trasporti, alla produzione e al trasporto di energia, all’informatica. E fornirebbe un aiuto insperato, e inestimabile, nella transizione ecologica che ci attende nei prossimi anni. La prudenza è d’obbligo, perché simili annunci si sentono con relativa frequenza, e ad oggi nessuno ha mai retto al vaglio della comunità scientifica internazionale. Ma in questo caso ci sono alcuni elementi che rendono la notizia estremamente promettente: il processo per ottenere il nuovo materiale, battezzato per ora LK-99, è semplice ed economico, e replicare l’esperimento dei ricercatori coreani dovrebbe quindi rivelarsi estremamente semplice. In effetti lo hanno già fatto ben due team di ricerca in America e in Cina, e per ora i risultati dei suoi inventori sembrano confermati. 

Il paper in cui vengono descritte le caratteristiche del nuovo materiale, e la metodologia con cui è stato ottenuto, è stato postato in un server di preprint dai suoi autori lo scorso venerdì (22 luglio). Non ha ancora superato il vaglio della revisione tra pari, essenziale per la pubblicazione su una rivista scientifica, ma ha sollevato in breve tempo gli entusiasmi di espressi e appassionati. E la ragione è semplice: come dicevamo, un superconduttore del genere aprirebbe le porte a rivoluzioni tecnologiche attualmente inconcepibili. 

Perché è così importante Lk-99

Un materiale superconduttore ha infatti la proprietà di non opporre alcuna resistenza al passaggio dell’elettricità. Permettono quindi azzerare la dispersione di energia, e possono migliorare l’efficienza e il rendimento di qualunque apparecchio basato sull’elettricità o sulla generazione di campi magnetici. Reattori a fusione magnetica del tipo Tokamak, treni a levitazione magnetica, supercomputer con potenza oggi inimmaginabile e che non necessitano di impianti di raffreddamento, sono tutte tecnologie fantascientifiche che potrebbero essere sviluppate facilmente utilizzando un materiale superconduttore che funziona a temperatura ambiente. Il problema dei superconduttori attualmente disponibili, infatti, è che per esibire le loro incredibili capacità devono essere posti a temperature bassissime, o in condizioni di pressione elevatissima. E per questo motivo, il loro utilizzo risulta estremamente complesso e costoso. 

Basterebbe invece poter creare un semplice cavo elettrico in materiale superconduttore per azzerare di colpo la dispersione energetica delle reti elettriche di tutto il mondo, creando risparmi incredibili in termini di energia e quindi di impatto ambientale. Ed è quello che si potrebbe fare utilizzando LK-99, se i risultati dei suoi scopritori saranno confermati. Il materiale è un composto di fosfuro di rame e del minerale lanarkite, e mostrerebbe due caratteristiche chiave della superconduttività a temperatura e pressioni ambientali: resistenza nulla al passaggio dell’elettricità, e la levitazione magnetica legata al cosiddetto effetto Meisner. 

lk-99

Di norma ci vorrebbero anni prima che altri gruppi di ricerca replichino l’esperimento per confermare o smentire (come capitato sempre fino ad oggi) la scoperta. Ma come dicevamo, la semplicità del metodo di produzione descritto dal team coreano ha messo in movimento moltissimi scienziati in tutto il mondo. E i risultati ottenuti fino ad oggi sono tutti positivi. Sinéad Griffin, del Lawrence Berkeley National Laboratory, ha utilizzato un supercomputer per simulare le capacità di LK-99. La sua analisi, pubblicata (anche in questo caso in preprint) il 31 luglio, conferma che il materiale dovrebbe effettivamente presentare caratteristiche di superconduttività a temperatura ambiente, pur mettendo in luce che probabilmente il processo produttivo genera solo una piccola quantità di materiale superconduttore. 

Un team di ricercatori cinesi della Huazhong University of Science and Technology ha invece replicato in tutto e per tutto il procedimento seguito dal team coreano, ottenendo una piccola quantità di LK-99 che avrebbe mostrato, effettivamente, le caratteristiche descritte nel paper originale. Tutto ciò non basta ancora per dimostrare in modo definitivo che LK-99 è un superconduttore a temperatura ambiente. Ma la vicenda continua a farsi sempre più interessante, e in attesa di una conferma, o di una bocciatura, definitive, non possiamo che rimanere tutti col fiato sospeso. 

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