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Domenica, 28 Aprile 2024
Occhi al cielo

La nuova stella nel cielo: più luminosa di tutte

Quest’anno è attesa una nova nel sistema T Corona Borealis: un’enorme esplosione che renderà per diversi giorni le sue due stelle luminose come la stella polare

Quest’anno uno spettacolo celeste più unico che raro potrebbe rivaleggiare, almeno per qualche tempo, persino con la stella polare, uno degli astri più luminosi del firmamento. Secondo la Nasa, infatti, il sistema T Corona Borealis (o T CrB), un sistema binario che dista 3mila anni luce dal nostro pianeta, è destinato a produrre una nova proprio nel 2024: una potentissima esplosione che renderà visibile ad occhio nudo T CrB per qualche giorno nei cieli notturni, e che non si ripeterà almeno per i prossimi 80 anni. 

Come dicevamo, T CrB è un sistema binario, composto da una nana bianca e una gigante rossa, uno dei cinque presenti nella Via Lattea che danno origine periodicamente al fenomeno noto come nova: un’enorme esplosione termonucleare che aumenta drasticamente la luminosità del sistema stellare. Il fenomeno – spiega la Nasa – è dovuto al fatto che le due stelle sono poste su un’orbita molto stretta, che rende instabile la gigante rossa e determina l’espulsione dei suoi strati più esterni, che vengono catturati dall’attrazione gravitazionale della compagna bianca. 

I gas in questione consistono prevalentemente in idrogeno ed elio, che si accumulano un po’ alla volta sulla superficie della nana bianca, dove vengono compressi e riscaldati dalla sua gravità, fino a raggiungere il punto di non ritorno, in cui pressione e temperatura innescano una reazione di fusione nucleare che converte in breve tempo l’idrogeno in materiali più pesanti, producendo enormi quantità di energia e spazzando via i rimanenti gas accumulati sulla superficie. In questo processo, il sistema stellare aumenta la sua luminosità anche di 10-12 magnitudini (praticamente la differenza tra una stella difficile da vedere anche con un telescopio, e una ben visibile a occhio nudo), e torna poi a spegnersi nel giro di qualche giorno. A quel punto, l’accumulo di gas sulla superficie della nana bianca ricomincia, fino alla nova seguente. 

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Nel caso di T CrB l’intero ciclo richiede 80 anni, e quindi quella di quest’anno sarà l’unica occasione per godersi la nova dal vivo. È dunque il caso di farsi trovare preparati, anche perché l’esplosione potrebbe avvenire in qualunque momento, in un periodo che va da febbraio fino al prossimo settembre. Per iniziare, la Nasa consiglia di familiarizzare con la Corona Boreale, la piccola costellazione a cui appartiene T CrB e in cui la nova sarà visibile come un nuovo astro estremamente luminoso. Per trovarla è sufficiente ricordare che si trova stretta tra le più grandi Ercole e Boote, identificabili a loro volta guardando nei pressi di due stelle molto luminose: Vega e Arturo. 

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