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Domenica, 28 Aprile 2024
LA RICERCA

Le piante “parlano” anche se non possiamo sentirle

La scoperta di un gruppo di ricercatori israeliani: sotto stress i vegetali emetterebbero degli ultrasuoni in grado di essere uditi da molte specie animali e forse da altre piante

Se pensiamo a un campo di fiori o a una piantagione di pomodori l’unico rumore che riusciamo a contemplare è molto probabilmente solo quello del vento. Oggi sappiamo che, anche se non ce ne possiamo accorgere, le cose sono molto diverse da quanto pensiamo. Uno studio realizzato dai ricercatori dell’Università di Tel Aviv ha infatti dimostrato che, specialmente in condizioni di stress, le piante emettono dei segnali acustici comparabili ai nostri. In particolare hanno verificato che, piante di tabacco o di pomodoro, sottoposte a disidratazione o processi di potatura, possono emettere degli ultrasuoni che assomigliano allo scoppio di popcorn o di una bolla di polistirolo. Nessun essere umano è in grado di percepirli, ma possono essere chiaramente uditi dagli insetti, da altre tipologie di mammiferi, dai pipistrelli e forse anche dalle altre piante.

“Perfino in un campo che ci sembra silenzioso ci sono suoni che non siamo in grado di udire e questi segnali acustici veicolano informazioni: ci sono animali che possono udirli, quindi c’è un processo di interazione” sottolinea Lilach Hadany, una delle autrici della ricerca. Sebbene le vibrazioni ultrasoniche delle piante siano già state registrate in precedenza, questa è la prima volta che viene provata la loro diffusione per via aerea, rendendole di fatto molto più rilevanti per gli altri organismi nell’ambiente circostante. “Le piante interagiscono continuamente con insetti e altri animali, e molti di questi organismi usano il suono per la comunicazione, quindi sarebbe molto poco ottimale per loro non usare affatto il suono” aggiunge Hadany.

I ricercatori hanno realizzato che sono soprattutto le piante in condizione di stress maggiore a emettere questi ultrasuoni, la sfida è ora quella di capire come l’ecosistema che le circonda reagisca e prenda decisioni anche in funzione di queste modalità comunicative. Non è certo se le piante utilizzino questi ultrasuoni per comunicare, è invece quasi certo che il mondo animale e vegetale che le circonda si sia evoluto anche in base a questi segni. E, se questi segnali potranno essere utilizzati in futuro per migliorare i processi di irrigazione e cura di giardini e coltivazioni, il prossimo passo sarà capire chi ha imparato ad ascoltare questi richiami del mondo vegetale e con quale funzione. 

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