Il caso del Kenya e dei vaccini bloccati perché sterilizzavano le donne
Qualche giorno fa si era diffusa la notizia che i vaccini antitetano distribuiti in Kenya provocassero sterilità nelle donne. Le cose non stanno proprio così
È di qualche giorno fa la notizia, riportata dal giornale Tempi.it, che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) avrebbe fatto circolare un vaccino contro il tetano in Kenya che stava causando sterilità in circa 2 milioni di donne. A opporsi con successo (le vaccinazioni sarebbero stato sospese dopo la denuncia) ci sarebbero stati vescovi e alcuni medici kenyoti cattolici.
Ma come stanno le cose veramente? Si tratta di una notizia vera?
Solo in parte. È vero in effetti che alcuni medici cattolici, insieme ad alcuni cardinali avessero ipotizzato la presenza, nei vaccini antitetanici distribuiti dall'OMS, di un particolare antigene in grado di rendere sterili le donne. Lo Stato del Kenya ha quindi ordinato una batteria di test per verificare tale pesante affermazione.
Il risultato è stato che nei vaccini non c'era traccia dell'ormone segnalato. Quindi nessun blocco delle vaccinazioni, come scritto su Tempi.it, ma non solo.
Nicholas Maraguri, Direttore per i Servizi Medici e tra gli autori dei test, ha caldamente consigliato di perseguire il vescovo Stephen Karanja dell'Associazione Medici Cattolici del Kenya. Il motivo? Accuse infondate e allarmismo ingiustificato contro il vaccino.
Quindi è vera la denuncia, ma è falso tutto il resto perché non c'è alcuna prova a sostegno della sterilità di tali vaccini.