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Martedì, 30 Aprile 2024
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Il Veneto tra borghi e città antiche

Un turismo consapevole, alla ricerca delle bellezze del passato

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I borghi sono custodi di storia, cultura e tradizioni. L’Italia, anche in questo caso, non sembra avere eguali. Molti turisti, soprattutto stranieri, ricercano in questi luoghi tracce di un passato lontano; li riconoscono come spazi in cui trovare riparo dalla realtà e rifugio dopo aver lasciato il caos delle città e il ritmo frenetico della vita lavorativa.

I borghi oggi rappresentano un porto sicuro specialmente per un turista consapevole, attento all’equilibrio del luogo e all’importanza del suo patrimonio culturale e artistico. Una persona che ama farsi sorprendere dalle piccole cose, dalla natura incontaminata, dal cibo a chilometro zero, dai silenzi.

I Colli Euganei e il borgo di Arquà Petrarca

In Italia sono quasi 6mila i centri con meno di 5mila abitanti. Ma tra le regioni che meglio offrono la possibilità di riscoprire il passato sotto una nuova luce c’è sicuramente il Veneto. E in particolare parliamo dei Colli Euganei. Lasciando Padova alle spalle, ci si immerge nel cuore della pianura veneta, tra infinite distese di verde, stradine e sentieri escursionistici, borghi millenari, castelli, città murate, chiese antiche, terme e ville.

Tra le perle dei Colli Euganei rientra Arquà Petrarca, eletto come il secondo borgo più bello d’Italia nel 2017, dove il tempo sembra si sia veramente fermato. Qui vi passò gli ultimi anni della sua vita il poeta Francesco Petrarca nel Trecento, che quattro anni prima vi aveva trovato dimora. La sua casa, aperta ai visitatori, nel tempo è stata ampliata dai successivi proprietari. Sei anni dopo la sua morte, infine, fu eretta la sua tomba (che ne contiene ancora le spoglie), la quale reca ancora le parole del poeta.

Nonostante le origini di Arquà siano antichissime e risalgano fino all’età del bronzo, il borgo mantiene ancora intatto l’aspetto medievale, e la sua collocazione è giustificata da ragioni difensive. Grazie alle sue strade ancora lastricate, ai palazzetti di impronta veneziana (a testimonianza della dominazione della Serenissima), ai suoi portici e alle sue chiese (l’Oratorio SS Trinità; la Chiesa di Santa Maria Assunta) è considerato un vero e proprio gioiello trecentesco.

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Il Castello del Catajo: la reggia dei Colli Euganei

Tra le attrazioni maggiori di questa zona della pianura veneta non si può non menzionare il Castello del Catajo, considerato come la reggia dei Colli Euganei. Situato a Battaglia Terme (il comune più piccolo della provincia di Padova), e fatto costruire dalla famiglia Obizzi a partire dal XVI secolo, nel tempo ha avuto la funzione di alloggio militare, cenacolo letterario e reggia imperiale, divenendo anche la dimora degli Asburgo d’Austria.

Il Castello organizza anche tour privati (è inoltre utilizzato come sede di matrimoni), ma è aperto per le visite individuali: con 350 stanze, il Giardino delle Delizie, 40 ettari di terreno che lo circondano rientra tra le dimore storiche più importanti.

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Tra bagni termali e siti patrimonio Unesco

Il turista oggi ricerca anche esperienze che riguardino la cura e il benessere del corpo. Gli appassionati del tema non potranno rimanere delusi da una delle più importanti realtà di questo settore come Abano Terme. Alle sue acque termali sono infatti riconosciute importanti proprietà terapeutiche e vengono impiegate in un’ampia serie di trattamenti. Fra le terme euganee citiamo Montegrotto Terme, una tranquilla cittadina dalle rinomate acque termali.

Oltre ai borghi e alle antiche città fortificate come Monselice (con la sua Torre Civica e il Castello, risalente all’Alto Medioevo) ed Este (il principale insediamento degli antichi Veneti e successivamente importante colonia romana), i Colli Euganei sono poco distanti anche da una città molto importante non solo per la cultura e la storia veneta, ma anche quella italiana: Padova

La città, non a caso, nel 2021 è entrata per la seconda volta nella lista del Patrimonio Unesco, grazie ai “cicli di affreschi del XIV secolo”, i quali recano, tra gli altri, la firma di maestri come Giotto: la Cappella degli Scrovegni, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani; il Palazzo della Ragione, il Battistero della Cattedrale; la Cappella della Reggia Carrarese, la Basilica e il Convento del Santo, l’Oratorio di San Giorgio e l’Oratorio di San Michele. Un patrimonio di otto monumenti, tutti nel centro storico, che testimoniano il fervore culturale, intellettuale e scientifico dell’epoca, e l’apertura di una nuova era nell’arte.

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