Restworld, quando la tecnologia è al servizio della ristorazione
Migliorare l’etica del settore della ristorazione a partire dal recruiting: ecco la sfida di Restworld, start-up i cui numeri stanno già confermando la rivoluzione in corso.
Si sa, trovare un lavoro nel settore della ristorazione è diventata una vera e propria impresa. Non si parla tanto di difficoltà nella ricerca della posizione, dal momento che è un mercato in continua evoluzione. Piuttosto della serietà e della cura verso il dipendente, da sempre necessaria per svolgere questa mansione.
In questo contesto è nato (a partire da un progetto di un esame universitario avvenuto nel 2018) Restworld, start-up che si posiziona come punto di incontro per chi lavora nella ristorazione, nel turismo e nell’ospitalità. L’obiettivo è ambizioso: trovare soluzioni, pratiche e teoriche, per riqualificare alcune delle figure professionali del settore Ho.Re.Ca., in primis quella del cameriere.
Il team di Restworld
Alle spalle del progetto Luca Lotterio, la cui responsabilità della gestione dell’azienda è condivisa con Edoardo Conte, responsabile delle piattaforme e dei dati (cto), Lorenzo D’Angelo, responsabile del controllo di gestione, dell’amministrazione e della gestione finanziaria (cfo), Davide Lombardi, responsabile dell’area commerciale e delle strategie di acquisizione clienti (coo), e Arianna Dani, responsabile del servizio e del team dei customer success manager. E ovviamente un team ben rodato di collaboratori.
La filosofia dell’azienda
A oggi, esistono migliaia di realtà che offrono opportunità di lavoro di qualità: serietà dello stipendio in rapporto agli orari, un clima aziendale sano e positivo, rapporti con i colleghi, strumenti di lavoro e, ovviamente, rapporti con i clienti. Ma le offerte lavorative di questi imprenditori fanno fatica a emergere, mentre i lavoratori presentano difficoltà a distinguere un’offerta di lavoro valida da una che non lo è.
Questo è il ruolo di Restworld: diventare per gli employer il più grande recruiter diffuso d’Europa per la ristorazione e hotellerie. Restworld è presente sul mercato delle human resources technology del settore con tre piattaforme digitali distinte, ma che lavorano all’unisono. Un raffinato sistema di scouting e recruiting consente alle attività dell’horeca di incontrare i worker che fanno al caso loro. Per le aziende, Restworld si propone come talent acquisition business partner di migliaia imprenditori per supportarli a fronteggiare e ridurre un continuo ricircolo di staff tipico del settore.
Restworld: numeri e mission
Oggi Restworld ha una community di 70mila lavoratori a fronte di oltre 1 milione di operatori del settore in tutta Italia. L’azienda lavora con circa 800 aziende su 350mila dell’intero comparto horeca e gestisce un fatturato previsionale per il 2023 di 600mila euro, quasi il quadruplo del 2022. Restworld ha aiutato nell’inserimento lavorativo già oltre le 1.000 persone.
Ma Lotterio precisa: siamo ancora agli inizi del nostro percorso. I numeri non sarebbero nulla senza un’etica di fondo: quella di migliorare la cultura del lavoro nella ristorazione, il reale obiettivo dell’azienda.